Sequestrata dalle Guardie Zoofile dell’Oipa di Pordenone una gatta legata alla catena
Il proprietario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Pordenone per maltrattamento di animali. Presenti nella casa anche gabbie con uccelli da richiamo senza cibo né acqua segnalati dall’Oipa al Corpo forestale provinciale
«Vedere un gatto emaciato e sofferente dopo una vita passata legata alla catena toglie il respiro. Il povero animale, di circa dieci anni, era adagiato su uno straccio sporco dentro un vecchio cartone logoro, posto in bilico sopra una cuccia in mezzo ad altri oggetti», racconta Maria Laura D’Amore, coordinatrice nucleo delle guardie zoofile dell’Oipa di Pordenone e provincia. «Nina giaceva raggomitolata su se stessa in stato di abbandono, non rispondeva agli stimoli esterni, disorientata, il pelo arruffato, pieno di nodi.
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Aveva gli arti doloranti e difficoltà a reggersi in piedi. Questo gli rendeva difficile anche raggiungere la ciotola dell’acqua a terra. Subito dopo il sequestro è stato visitata da un veterinario, che ha riscontrato una grave disidratazione e diagnosticato un’insufficienza renale. Ora si trova sotto osservazione in una clinica veterinaria».
Ma non solo la gatta era vittima di maltrattamento. In una piccola stanza fatiscente, sporca, piena di escrementi, gli agenti dell’Oipa hanno trovato molte gabbie di piccole dimensioni e sporche, con imprigionati uccelli da richiamo senza cibo né acqua. La detenzione dei volatili è stata denunciata al Corpo forestale provinciale di Pordenone.
Per segnalazioni di maltrattamento ci si può rivolgere alle guardie zoofile dell’Oipa di Pordenone, che eseguono controlli e monitoraggio su tutta la provincia, scrivendo all’email [email protected].