L’Accademia di Francia a Roma Villa Medici presenta la mostra Gribouillage/Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly. L’evento è in programma dal 3 marzo al 22 maggio. L’esposizione nasce dalla collaborazione tra Francesca Alberti, Diane Bodart della Columbia University e Philippe-Alain Michaud, curatore associato del Centre Pompidou.
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Com’è articolato il progetto Gribouillage?
La mostra si sviluppa in due presentazioni successive, entrambe inedite e complementari, a Roma e Parigi. L’esposizione sarà a Villa Medici nelle prossime settimane e poi ai Beaux-Arts dal 19 ottobre al 15 gennaio 2023. Presenta circa 300 opere originali che vanno dal Rinascimento all’epoca contemporanea. La duplice presentazione mette in luce uno degli aspetti meno controllati della pratica del disegno: le pratiche grafiche sperimentali, trasgressive e liberatorie. Affronta quindi le molteplici sfaccettature dello scarabocchiare in ambito artistico, dagli schizzi imbrattati sul retro dei dipinti alle prove che diventano opera.
Gli schizzi nel Rinascimento
Per liberarsi dai vincoli del disegno poi detto “accademico”, il periodo ha prodotto forme grafiche libere, istintive e gestuali. Sono creazioni che evocano i lavori rudimentali dei bambini, le divagazioni calligrafiche ai margini dei manoscritti o i graffiti che ricoprono i muri delle città. Picasso, parlando appunto dei fanciulli, affermava: “Mi ci è voluta una vita intera per disegnare come loro”. Già Michelangelo si divertiva a imitare i personaggi (fantocci) riprodotti maldestramente sulle facciate fiorentine. L’esposizione esplora il lato nascosto del fare artistico e invita i visitatori a spostare lo sguardo sul retro dei dipinti o sulle pareti della bottega.
Gli artisti in esposizione
Il progetto accosta le opere dei maestri da Leonardo da Vinci a Tiziano a artisti moderni e contemporanei, Picasso, Basquiat. La mostra rimette in questione gli ordini cronologici e le categorie tradizionali e pone lo scarabocchiare al centro della pratica artistica. I due eventi sono complementari e propongono ciascuno una selezione di opere e una lettura in chiave scenografica originale.
Il percorso di Gribouillage a Villa Medici
L’esposizione romana presenta circa 150 opere e è articolata in sei sezioni tematiche che associano opere rinascimentali e contemporanee.
- L’ombra della bottega. Sul retro delle tavole e dei dipinti, ai margini e sul verso dei fogli si annida una profusione di disegni e divertimenti grafici sorprendenti. La sezione è incentrata sulle opere rinascimentali.
- Il gioco del disegno. Gli artisti, nel tempo riservato al divertimento e allo svago, danno libero sfogo alla sperimentazione e allo sviluppo di uno “stile scarabocchiato”. La forma di “regressione controllata” è una delle premesse allo sviluppo della caricatura come pratica artistica.
- Componimenti inculti. L’ossimoro usato da Leonardo da Vinci indica schizzi rapidi, grossolani e rudimentali utilizzati per far emergere la figura e trovarne i movimenti e le attitudini. Come le bozze degli scrittori, i fogli da disegno dei maestri dal Rinascimento in poi si riempiono di peregrinazioni e di cancellature. Diventano illeggibili come macchie generatrici di immagini potenziali.
- L’infanzia dell’arte. Col Ritratto di fanciullo con disegno, Giovanni Francesco Caroto inaugura una stagione di pitture che giocano col disegno infantile. Nei dipinti, gli scarabocchi effimeri, apparentemente insignificanti, acquistano un nuovo statuto. Diventano oggetti teorici che introducono una riflessione sulla nascita dell’arte e dell’impulso creativo.
- Fantocci. All’inizio del XX secolo, in cerca di una spontaneità primitiva, l’avanguardia artistica europea trova nel disegno infantile un modo per rigenerare l’arte. Esamina quindi l’archetipo rudimentale della figura umana a bastoncino, detta “fantoccio”. Riprende, reinterpretandole, anche le rappresentazioni gestuali del bambino spirografo.
- Il richiamo del muro. La perfezione immacolata del rivestimento liscio delle pareti invita il gesto grafico a ricoprirne la superficie. Anche come la ruvidità di tramezzi fatiscenti invogliano a completare l’opera del tempo. Un linguaggio fatto di sedimentazioni temporali affascina gli artisti moderni che attingono forme e segni dal suo repertorio.
I prestiti per Gribouillage
La mostra a Roma presenta alcuni prestiti eccezionali. Da vedere i disegni tracciati sul retro del Trittico della Madonna di Giovanni Bellini, conservato alle Gallerie dell’Accademia a Venezia. Ci sono anche gli schizzi di Benozzo Gozzoli, Fra Bartolomeo, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Taddeo Zuccari e opere dei Carracci, Simone Cantarini, Algardi, Bernini. La testa grottesca di Leonardo da Vinci proviene dai Beaux-Arts di Parigi e il taccuino di Delacroix dall’Istituto nazionale di storia dell’arte della capitale francese.
Un nucleo di opere comuni alle due sedi espositive crea un legame tra le esposizioni. Il corpus include infatti le porzioni di pareti staccate della bottega di Mino da Fiesole o dell’atelier di Giacometti. Compaiono anche il ritratto di Giovanni Francesco Caroto, le fotografie di Brassaï e di Helen Levitt. Il percorso comprende poi Cy Twombly, Asger Jorn, gruppo Cobra, Luigi Pericle e altri maestri della modernità come Giacomo Balla.