Il 20 agosto la giovane attivista svedese Greta Thunberg dava inizio alla propria battaglia ambientalista contro il cambiamento climatico e in favore di uno sviluppo davvero sostenibile e rispettoso dei bisogni ecologici del Pianeta.
Greta Thunberg, l’attivismo
Integerrima sostenitrice della causa ambientalista, Greta Thunberg è una giovanissima attivista. Oggi è conosciuta a livello planetario a causa della forte risonanza mediatica della sua protesta. Figlia dell’attore Svante Thunberg della cantante d’opera Malena Ernman, all’età di 13 anni le venne diagnosticata la sindrome di Asperger.
Al di là di tutte le difficoltà legate al suo stato di salute, il 20 agosto 2018, all’età di soli 15 anni, Greta Thunberg entrò di diritto nella storia dell’attivismo ambientale, iniziando a far parlare di sé per una scelta assai particolare. La giovane infatti, che al tempo frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, decise di mandare un risoluto messaggio di protesta al governo del suo Paese non recarsi più a scuola sino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018.
I motivi e la protesta
Il gesto di protesta della Thunberg traeva la propria motivazione dalle particolarmente accentuate e inusuali ondate di calore e degli incendi boschivi che si verificarono nel suo Paese durante il periodo estivo. L’atto di protesta veicolava un obiettivo molto chiaro. Greta voleva ottenere una riduzione, da parte del governo svedese, delle emissioni di anidride carbonica, come previsto secondo l’accordo di Parigi riguardo il tema del cambiamento climatico.
Così la giovane Greta Thunberg rimase seduta ogni giorno, per tutta la durata dell’orario scolastico, davanti al parlamento del proprio Paese. Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima) e la sua voce di contestazione e disappunto era destinata a levarsi ben oltre i confini nazionali, fino a giungere alle orecchie di tutto il mondo.