venerdì, Aprile 18, 2025

Green Pass in Italia: probabile estensione di validità

Il green pass in Italia per i vaccinati dovrebbe essere esteso a un anno. Infatti, sembra molto verosimile che la protezione vaccinali duri per quel periodo.

Green Pass in Italia: cosa ne pensa Sileri?


Green pass: Garavaglia spera di trovare accordo con Ue


“L’estensione però dovrebbe essere limitata a chi ha fatto le due dosi di vaccino”. Questo è quanto affermato da Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ospite di ‘Radio anch’io’ su Rai Radio 1. Il politico si dichiara comunque molto d’accordo con la proposta di estensione di validità del Green Pass.

Le ipotesi del governo

Le ipotesi allo studio del governo, come trapelato ieri, sono quelle di ottenere la certificazione dopo la prima dose di vaccino e la scadenza oltre i sei mesi. Le possibilità sarebbero dunque due. La prima è quella di rilasciare la certificazione non attendendo il completamento dell’intero ciclo. La seconda quella di allungare oltre i sei mesi la scadenza del pass. Al riguardo, sono stati chiesti agli esperti degli approfondimenti ad hoc.

Il vaccino made in Italy

Sulla possibilità che si salvi il vaccino ‘made in Italy’ ReiThera contro Covid-19, dopo lo stop ai finanziamenti deciso dalla Corte dei Conti, una soluzione dovrà essere trovata. “Il vaccino ‘fatto in casa’ è un’opportunità per il Paese”, ha detto ancora Sileri.

A cosa serve il Green Pass?

Il decreto riaperture precedente introduceva in prospettiva lo strumento del pass vaccinale, per rendere più fluidi i movimenti in entrata e in uscita da regioni di colore diverso. Una sorta quindi di lasciapassare interno. Il pass, che potrà essere rilasciato anche dal medico di famiglia, potrà essere ottenuto anche da chi si è ammalato di covid ed è guarito: in questo caso la durata è di sei mesi dal certificato di guarigione. Lo potrà ricevere, inoltre, chi ha effettuato il test molecolare o test rapido con esito negativo: qui la durata è di 48 ore dalla data del test.

Si va verso il green pass europeo

Per quello che riguarda le mete nell’Unione Europea, i governi si stanno organizzando per imbastire un sistema che permetterà di viaggiare mostrando un semplice QR Code. Il Certificato EU Covid-19, infatti, è un lasciapassare che sarà disponibile da metà giugno sia in versione digitale sia in versione fisica. L’emissione seguirà un iter simile a quello del green pass italiano, ma i dettagli verranno presentati solo nelle prossime settimane. Quando si arriverà nel Paese di destinazione, bisognerà esibire il codice insieme a un documento di identità per essere ammessi nei confini. Tuttavia, questo potrebbe non esser sufficiente per la libera circolazione. Nelle linee guida emanate dall’Unione Europea, infatti, si lascia la facoltà ai singoli Stati di adottare misure ulteriori ai viaggiatori in ingresso. Bisognerà verificare prima della partenza se lo Stato di destinazione richiede ulteriori tamponi da effettuare in loco o addirittura piccoli periodi di quarantena prima della piena accettazione.

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