giovedì, Aprile 17, 2025

Gli Stati Uniti chiedono all’India di aprire un dialogo con i contadini

La questione legata alle proteste dei contadini in seguito alle leggi sull’agricoltura del governo hanno dato inizio ad una crociata internazionale a favore dei lavoratori. Gli Stati Uniti hanno infatti chiesto a Narendra Modi di aprire un dialogo e di trovare una soluzione. Dallo scorso ottobre i contadini indiani si stanno mobilitando contro lo stato centrale, ricevendo un aiuto globale da nomi influenti. Rihanna ha infatti reso pubblico il problema dei contadini lo scorso 2 novembre, citando un articolo della CNN. L’intervento della pop star ha generato ancor più indignazione. Tanto da spingere il governo degli Stati Uniti ad intervenire in proposito. In India i contadini ricoprono un ruolo essenziale, se non decisivo. I cosiddetti mercati mandi, quelli che Modi vuole accantonare, permettono a milioni di famiglie di sopravvivere. La rete di questi mercati rurali copre tutto il paese, anche gli stati del sud come Karnataka e il Kerala.


India ira del governo: Rihanna sostiene proteste contadini

Quando sono iniziate le proteste dei contadini indiani?

Attive dallo scorso novembre, le proteste dei lavoratori indiani hanno subito connotazioni politiche lo scorso 26 gennaio, giorno della Repubblica Indiana. Alcuni contadini si sono staccati dai cortei pacifici e hanno iniziato a protestare violentemente contro quelle che sono definite leggi che favoriscono le grandi multinazionali e non i piccoli commercianti, penetrando il Fronte Rosso e creando problemi alle forze dell’ordine. L’eco delle proteste, inizialmente legate ai confini indiani, hanno raggiunte l’apice mediatico solo lo scorso 2 febbraio, quando Rihanna ha tweetato a favore dei lavoratori. Alla popstar si sono aggiunti star di Bollywood, uomini dello sport e tanti altri. Generando gli hashtag #IndiaAgainstPropaganda e #IndiaTogether, hanno creata una massa critica non di poco conto tanto da mobilitare anche il governo degli Stati Uniti.

Le leggi indiane sull’agricoltura approvate da Modi

Le leggi scelte dal governo Modi riducono essenzialmente i diritti dei piccoli contadini. Questi ultimi sono ormai convinti, e questo li ha spinti a protestare, che la loro sopravvivenza sarà decisa da grandi aziende. Nonostante la Corte Suprema indiana sia intervenuta ad evitare l’approvazione di queste leggi, i contadini intendono eliminarle definitivamente. Ma la missione è al momento impossibile perchè Modi non ne vuole sapere di dialogare. E’ quindi una questione di tornaconto economico quella che il primo ministro sta scegliendo, favorendo solo i grandi nomi e non i contadini, da sempre il motore del subcontinente.


I contadini in India continuano a protestare

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