Dopo la morte nel 1993 di Pablo Escobar, uno dei più famosi narcotrafficanti del mondo, tutti i suoi averi vennero sequestrati incluso il suo zoo personale. Mentre tutti gli altri animali trovarono una nuova sistemazione, gli ippopotami del suo zoo vennero abbandonati a se stessi, in un lago vicino.
All’inizio gli ippopotami erano solo quattro ma oggi sono circa un centinaio. La loro presenza in quelle acque, fuori dal loro areale originario, e oggi continuo oggetto di dibattito tra gli studiosi.
Un problema per gli ambienti fluviali del Sud America

Molti sostengono che, come tutte le specie invasive, questi animali possano causare danni all’ecosistema della Colombia mettendo in difficoltà la fauna locale e modificando gli ambienti fluviali.
Un maggiore aumento della loro popolazione, inoltre, potrebbe avere impatti non indifferenti: gli ippopotami hanno l’abitudine di defecare in acqua e in questo modo trasferiscono una discreta quantità di sostanze nutritive dalla terra ferma all’acqua alterandone la componente chimica e organica. Ciò potrebbe provocare una proliferazione di alghe anomale in grado soffocare alcune specie di pesci.
Altra cosa da non sottovalutare è il potenziale pericolo che gli ippopotami possono rappresentare per l’uomo.
Si tratta di animali notoriamente aggressivi e territoriali che in Africa mietono parecchie vittime ogni anno.
Molti sono felici per la loro presenza
Ad oggi, però, la coesistenza con gli abitanti del luogo sembra pacifica. Molti addirittura apprezzano la loro presenza: animali così carismatici potrebbero essere una nuova risorsa turistica.
Altri pensano che gli ippopotami potrebbero ricoprire le nicchie ecologiche dei grossi erbivori estinti in quelle zone nel passato, e che gli ecosistemi potrebbero beneficiare sia dell’arricchimento di nutrienti nelle acque sia del loro ruolo di ingegneri dell’ambiente.

Una possibilità in più di salvaguardare la specie
Inoltre l’esistenza di altre popolazioni di ippopotami al di fuori dell’Africa potrebbe un giorno salvare la specie. Attualmente a rischio, nel loro areale originario, gli ippopotami adesso possono contare su altre popolazioni ex-situ per sfuggire dall’estinzione.