mercoledì, Aprile 16, 2025

Gli autoritratti degli Uffizi in esposizione

In fase di riordino la collezione di autoritratti degli Uffizi. La Galleria fiorentina torna ad accogliere il pubblico e presenta alcune modifiche nel percorso espositivo. Le opere che riproducono gli artisti nei prossimi mesi avranno una collocazione che ne mette in risalto le caratteristiche. Cambiamenti anche all’ingresso del museo per agevolare l’accesso dei visitatori.


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Chi ha allestito la collezione autoritratti degli Uffizi?

Nel Seicento il cardinale Leopoldo de’ Medici ha cominciato a raccogliere i capolavori con le riproduzioni degli artisti. La famiglia ha poi incrementato la collezione, collocandola in una sala degli Uffizi. Mecenati e colti, gli esponenti della casata fiorentina hanno contribuito a formare molti talenti che sono diventati famosi nel corso dei secoli. Il ritratto più antico è quello di Leon Battista Alberti, una copia che presenta le doti dell’uomo del Rinascimento. Il Principe di Toscana ha riunito 80 quadri di celebri pittori, con l’aiuto di Filippo Baldinucci. Nel nucleo principale della serie c’erano le opere di Voet, Rembrandt e Van Dyck, oltre a Vasari, Salviati e Allori. Comparivano anche Tintoretto, Bernini, Preti e Giordano. Nel 1704 un inventario descrive 180 pezzi e i pittori moderni considerano la presenza alla Galleria un riconoscimento della propria maestria. Nel Novecento molti dipinti sono finiti nei depositi del museo.

Il riallestimento degli Uffizi

Alcuni degli ambienti al primo piano utilizzati per mostre temporanee ora fanno parte del percorso espositivo. I dipinti non sono più esposti in maniera sequenziale, ma dialogano fra loro per facilitare la comprensione delle opere. Vetri antiriflesso proteggono le opere e permettono ai visitatori di apprezzarli a distanza. Ha curato l’allestimento l’architetto Antonio Godoli col contributo di “Friends of the Uffizi galleries”. Da ieri per accedere alle sale del livello inferiore i visitatori utilizzano la scala Buontalenti o l’ascensore del Corridoio di Ponente. Il recupero degli spazi al pianterreno, nei pressi di Ponte Vecchio, ha modificato l’ingresso alla Galleria, ora nell’ala di Levante. Invece la biglietteria si trova di fronte. In questo settore del museo sono apparsi anche gli affreschi di Cosimo II de’ Medici, attribuiti a Bernardino Poccetti.

Le Sale del Cinquecento

Nel riallestimento le scuole extra toscane sono in primo piano. La tela “Morte di Adone” del romano Sebastiano del Piombo è in bella mostra insieme ai nuovi acquisti degli Uffizi. “La Sacra famiglia con Santa Barbara e l’Elia nel deserto” di Daniele da Volterra è entrato nella collezione nel 2018. Invece, “Omero e l’enigma dei pidocchi” del pesarese Bartolomeo Passerotti è nel museo da alcuni mesi.

Predisposto anche il “Corridoio dei marmi”

Rappresenta il Manierismo emiliano la “Madonna dal collo lungo” di Parmigianino, ora sulla parete di fondo di una sala raccolta e profonda. In esposizione anche un gioiello dell’arte toscana, “San Giovanni Battista” di Rosso Fiorentino, donato dal professor Carlo Del Bravo. Ci sono poi la “Madonna delle arpie” di Andrea del Sarto, presentata su una sorta di altare in pietra e l’”Angelo che suona il liuto”. La collocazione di “La visitazione” di Mariotto Albertinelli riproduce l’assetto originale della pala d’altare. Il “Corridoio dei marmi” interrompe la continuità dei dipinti e diventa uno spazio in cui sfilano rilievi antichi, alcuni non esposti negli ultimi decenni. Da notare il “Pastore seduto”, della fine del I secolo d.C. detto anche il “Viandante”.

La collocazione degli autoritratti degli Uffizi

La direzione degli Uffizi ha preparato una sala che ruota intorno alla statua di Leopoldo de’ Medici. Oltre alla scultura del 1667 dell’artista Giovanni Battista Foggini ci sono i lavori di Sofonisba Anguissola, Ludovico Cardi detto il Cigoli, Carlo Dolci. Poi le opere di diversi periodi storici di Angelica Kauffmann, Marc Chagall, Renato Guttuso e Yayoi Kusama. I capolavori sono esposti in modo da mostrare il loro significato più profondo. L’allestimento presenta il collezionismo mediceo come vero interesse per l’arte e conoscenza dell’espressione umana.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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