Forbes, la rivista statunitense specializzata nel mondo degli affari e della finanza, pubblica ogni anno la lista dei paesi più ricchi del mondo.
L’Organizzazione internazionale Oxfam, che si dedica allo studio e alla riduzione della povertà globale mediante progetti umanitari, ha dichiarato recentemente che le 8 persone più ricche del mondo, accumulano nei loro conti correnti più denaro che la metà della popolazione del mondo, più povera(circa 3.600 miliardi di persone). L’ultima statistica realizzata si basa sull’analisi dei dati offerti dalla rivista Forbes e dal rapporto annuale del Credit Suisse Global Wealth.
Questa è la classifica delle persone più ricche al mondo del 2017:
- Bill Gates (Stati Uniti): fondatore dell’impresa Microsoft (75 miliardi di dollari);
- Amancio Ortega (Spagna): fondatore della marca di abbigliamento Zara e del gruppo Inditex, una delle più grandi società del mondo dedicate alla moda (67 miliardi di dollari);
- Warren Buffet (Stati Uniti) azionista e presidente di Berkshire Hathaway (60.800 miliardi di dollari);
- Carlos Slim Helú (Messico): proprietario del Gruppo Carso (50.000 miliardi di dollari).
- Jeff Bezos (Stati Uniti): fondatore e direttore esecutivo di Amazon (45.200 miliardi di dollari)
- Marck Zuckerberg (Stati Uniti): fondatore di Facebook (44.600 miliardi di dollari).
- Larry Ellison (Stati Uniti): fondatore di Oracle (43.600 miliardi di dollari).
- Michael Bloomberg (Stati Uniti): proprietario di Bloomberg LP (40.000 miliardi di dollari).
Fonte: Forbes/Oxam
Dinnanzi a questi risultati, la Oxfam ha mostrato la sua indignazione mediante un rapporto nel quale si sottolinea la disuguaglianza che vi è attualmente tra ricchi e poveri. Katy Wright, direttrice degli affari esterni della Oxfam ha sottolineato come la gente si senta abbandonata poiché molte persone che lavorano non possono partecipare alla crescita del loro paese. Per risolvere questa situazione di disuguaglianza, la Oxfam ha proposto il progetto di “un’economia più umana”, chiedendo al governo di eliminare i pagamenti corporativi, l’evasione fiscale e di aumentare le tasse per i più ricchi. Inoltre la Oxfam ha richiesto che gli imprenditori paghino “una parte giusta delle tasse” e che le aziende offrano uno stipendio degno più alto del salario minimo fissato dai governi.
Tuttavia, le richieste di Oxfam sono state criticate da molte personalità importanti.
Marcos Littlewood, dell’Istituto degli Studi Economici, ha risposto che quest’organizzazione dovrebbe concentrarsi non sulla quantità di denaro di cui dispongono gli imprenditori, bensí sulla maniera di aumentare la crescita economica. Ben Southwood, direttore della Ricerca Economica dell’Istituto Adam Smith, ha risposto che “i dati rilevati sono corretti, ma la loro interpretazione no. Ciò che importa non è la ricchezza dei ricchi del mondo bensí il benessere delle persone più povere.
Per ultimo, l’economista britannico Gerard Lyons ha dichiarato che concentrarsi sulla ricchezza estrema non permette certamente di fare il quadro completo della situazione. Sarebbe meglio focalizzare la propria attenzione sulla crescita dell’economia. Tuttavia, ha riconsciuto che la Oxfam ha ragione a mettere in evidenza che le aziende alimentano la disuguaglianza con modelli di negozio che si concentrano di più sulla loro ricchezza che sulla crescita dell’economia.