martedì, Aprile 15, 2025

Giornata mondiale della felicità

Il 20 marzo si celebra la Giornata mondiale della felicità.

E’ stata l’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) a istituirla il 28 giugno del 2012, motivo per cui viene festeggiata in tutti i Paesi membri.

Perché istituire una giornata della felicità?

Le motivazioni sono racchiuse nella risoluzione A/RES/66/281 che stabilisce: “L’Assemblea generale […] consapevole che la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell’umanità, […] riconoscendo inoltre di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica”. In sostanza la ricerca della felicità rappresenta uno dei diritti fondamentali dell’uomo e scopo fondamentale della intera umanità.

Perché proprio il 20 Marzo?

Fu il consigliere speciale dell’Onu Jayme Illien a scegliere la data che ricadde sul 20 marzo per l’equinozio di primavera che è un appuntamento molto sentito da gran parte delle popolazioni della terra. Trentadue anni prima di istituire la Giornata mondiale della Felicità, Jayme Illien era un orfano salvato dalle strade di Calcutta dalle Missionarie della carità di Madre Teresa. Jayme fu in seguito adottato da una 45enne americana single: Anna Belle Illien che dopo aver preso con sé il piccolo fondò la Illien Adoptions International, Inc, un’agenzia no profit di Atlanta che si occupa  di adozioni internazionali.  Per lui dunque la sua adozione fu davvero una primavera, l’inizio di una nuova vita. 

Quali sono i Paesi più felici al mondo?

Secondo il Rapporto Mondiale sulla Felicità del 2019 dell’ONU, ricerca che misura il livello di soddisfazione dei cittadini di 156 nazioni diverse, il Paese più felice al mondo che ancora detiene il primo posto è la Finlandia. Seguono Danimarca, Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda, Canada, Austria e Australia. L’Italia è al 36° posto ma è salita dalla 47esima posizione del 2018. La top-ten dimostra che le ore di sole hanno ben poco a che fare con la felicità. Gli indicatori presi in considerazione, infatti, sono il PIL (Prodotto Interno Lordo) pro capite, il sostegno sociale, l’ aspettativa di vita, la libertà, la generosità, il tasso di criminalità, il tasso di occupazione, il livello di istruzione e l’ assenza di corruzione.  Quale sarà la classifica di quest’anno in tempo di crisi economica e sociale da coronavirus?

Che cos’ è la felicità?

L’uomo sin dagli inizi dei tempi si è sempre prodigato alla ricerca della vera felicità e non ha mai smesso di tendere verso di essa la quale, inafferrabile, sfugge proprio quando l’hai appena sfiorata.  Innumerevoli personalità del mondo dell’arte, della filosofia, della psicologia, della scienza, della chiesa e della letteratura hanno provato a rispondere a questo insondabile quesito. Ecco solo alcune delle loro risposte trovate sul WEB da leggere per rifletterci su.

 1) «A scuola mi chiesero cosa volessi diventare da grande, risposi “felice”. Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io dissi loro che non avevano capito la vita». (John Lennon)

2) «Se la felicità non è condivisa difficilmente può essere detta felicità; non ha alcun sapore». (Charlotte Brontë)

3) «Di tanto in tanto è bene fare una pausa nella nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici». (Guillame Apollinaire)

 4) «La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia». (Mahatma Gandhi)

5) «La felicità è conoscere e meravigliarsi». (Jacques Cousteau)

6) «Ho riconosciuto la felicità dal rumore che ha fatto andandosene». (Jacques Prévert)

7) «La felicità è un percorso, non una destinazione». (Madre Teresa di Calcutta)

8) «Il mondo è così totalmente e meravigliosamente privo di senso che riuscire a essere felici non è fortuna: è arte allo stato puro». (René Magritte)

9) «La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta». (Confucio)

10) L’uomo più felice è quello nel cui animo non c’è alcuna traccia di cattiveria (Platone)

11)  La felicità è amore, nient’altro.  (Hermann Hesse)

12) La più grande vendetta è la felicità: niente manda in bestia le persone più che vederti fare una fottuta bella risata.  (Chuck Palahniuk)

13) Quelli che sperano di raggiungere la felicità, cercando ricchezze, gloria, potere e imprese eroiche, sono ingenui quanto un bambino che vuole afferrare l’arcobaleno per farsene un mantello. (Dilgo Khyentse Rinpoche)

14) La felicità è la somma di tutte le infelicità che non si hanno. (Marcel Achard)

15) La felicità consiste nel non porsi mai il problema di misurarla o di chiedersi se si è soddisfatti o meno. (George Bernard Shaw)

16) La vera felicità proviene da un senso di pace ed appagamento interiore che a sua volta si ottiene coltivando altruismo, amore, compassione, e grazie all’eliminazione di rancore, egoismo e avidità. (Dalai Lama)

17) La felicità è una forma di coraggio. (Holbrook Jackson)

18) L’ottimismo è un magnete della felicità. Se rimani positivo, le cose buone e le buone persone saranno attratte da te. (Mary Lou Retton)

19) Scegli la strada in salita, è quella che ti porterà alla felicità. (Jean Salem)

20) Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede.

 (Émilie du Châtelet)

21) Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.(Khalil Gibran)

22) La vera felicità risiede nella virtù. (Lucio Anneo Seneca)

23) “Non è vero che la felicità significhi una vita senza problemi, la vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato, ci si sente persi se aumentano le comodità”. (Zygmunt Bauman)

24) La felicità è non aver bisogno della felicità: “Fa’ la sola cosa che può renderti felice: (…) aspira al vero bene e godi del tuo”. (Seneca)

25) “Una vita tranquilla e modesta dà più felicità che la ricerca del successo, legata a costante inquietudine”.  (Albert Einstein)

26) La felicità “non è avere tutto ciò che si desidera, ma desiderare ciò che si ha”. (Oscar Wilde)

27) La felicità “non è nell’avere, ma nel condividere”. (Winston Churchill)

29) “La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, di essere amati a dispetto di quello che si è. Per essere felice, occorre una cosa sola: amare, e amare con sacrificio di sé, amare tutti e tutto, stendere in tutte le direzioni la tela di ragno dell’amore: chi ci capita dentro, quello va preso”: (Victor Hugo).   

30) “Imparare a lasciarsi andare: questa è la chiave per la felicità”. (Buddha)

Non esiste una ricetta magica per la felicità. Possiamo divorare innumerevoli libri o guide che dispensano consigli per trovarla senza mai esserne sazi. Possiamo inseguire santoni e guru per raggiungerla ma la meta si allontanerà sempre appena sembra vicina. Nel libro “Il Mago di Oz” di L. Frank Baum, il mago dona un cuore che è il simbolo dei sentimenti e della nostra intelligenza emotiva al Boscaiolo di Stagno e un cervello che è il simbolo del sapere e del pensiero logico-razionale  allo Spaventapasseri . Questi due doni devono sempre lavorare insieme per poter essere completi e felici nella vita. Ma il mago di Oz fa un altro dono al Leone Codardo senza il quale non possiamo affrontare le nuove sfide che ogni giorno la vita ci mette davanti: il coraggio. E in questi tempi bui e difficili ce ne vuole davvero tanto per non crollare! La morale del libro è che questi strani personaggi non ricevono niente che non avevano già dentro di loro. Tutto quello che dobbiamo imparare su noi stessi, sulle relazioni e sulle emozioni per vivere al meglio la nostra vita e dargli un senso, per realizzare i nostri sogni ed essere felici non dobbiamo cercarlo fuori ma solo allenarlo perché è già dentro di noi. Ci manca solo la fiducia e il coraggio di cercare questi talenti in noi stessi. Questo virus ci ha tolto gli abbracci, la nostra vita sociale, la vita frenetica lavorativa di tutti i giorni e ci ha costretti a fermarci tutti. Possiamo, dunque, sfruttare questo tempo per comprendere il valore delle cose che davamo per scontate, per la meditazione e per questa ricerca dentro di noi.  

Buona giornata della felicità a tutti!

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