
La Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, che ricorre ogni anno il 21 maggio, celebra la ricchezza delle culture del mondo ed il ruolo fondamentale del dialogo interculturale per raggiungimento della Pace e dello sviluppo sostenibile.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò questa Giornata Mondiale nel 2002
A seguito dell’adozione, da parte dell’UNESCO, della “Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale” nel 2001, che riconosce il bisogno di “incrementare il potenziale della cultura come mezzo per il perseguimento della prosperità, dello sviluppo sostenibile e di una coesistenza globale pacifica.”
Irina Bokova, ci ricorda il ruolo fondamentale della diversità culturale, che arricchisce le nostre vite e ci consente di crescere bene, in un ambiente innovativo, più produttivo ed economicamente conveniente.
La giornata mondiale ci rende più forti e la diversità culturale è essenziale per il dialogo interculturale, lo sviluppo sostenibile e la pace.
La Giornata Mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo celebra i benefici della diversità culturale e per riaffermare l’impegno della comunità internazionale.
Le Nazioni Unite ritengono necessario fare ricorso alla forza e al potenziale creativo della diverse culture presenti nell’umanità; mantenendo un dialogo continuo per assicurare che tutti i membri della società traggano beneficio dallo sviluppo.
Il messaggio della Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo è più importante che mai.
Come ci ricorda la Direttrice Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, nel suo messaggio:
“La diversità culturale non è di per sé un fattore di pace e progresso.
Sono necessari l’apprendimento della diversità, l’abilità di spostare l’attenzione lontano da se stessi, per dialogare e riconoscere il valore celato in ogni cultura.
“Non voglio che la mia casa abbia muri chiusi sui lati e finestre bloccate. Desidero che le culture di tutti i Paesi soffino nella mia casa il più liberamente possibile”.
Mahatma Gandhi: “la cultura non è un’eredità scolpita nella pietra, ma un’eredità che vive e respira, aperta alle influenze e al dialogo e ci consente di adattarci più pacificamente ai cambiamenti nel mondo.“
Non dimentichiamo le linee guida dell’Unesco che possiamo riassumere cosi:
- le politiche e le misure nazionali promuovono la creazione, la produzione, la distribuzione e l’accesso ai diversi beni e servizi culturali e contribuiscono a sistemi di governance informati, trasparenti e partecipativi per la cultura.
- le misure di trattamento preferenziali facilitano un flusso equilibrato di beni e servizi culturali.
- le misure nazionali promuovono la mobilità di artisti e professionisti della cultura in tutto il mondo.
- le politiche di sviluppo sostenibile e i programmi di assistenza internazionale integrano la cultura come nuova dimensione.
- la legislazione internazionale e nazionale relativa ai diritti umani e alle libertà fondamentali promuove sia la libertà artistica sia i diritti sociali ed economici degli artisti.