Il ministro Giorgetti fa sorgere qualche dubbio sull’unione all’interno della Lega con una sua dichiarazione sul manifesto sovranista. Subito dopo cerca di salvare la situazione dando piena fiducia ai suoi colleghi. Ma quando si insinua il dubbio si fa fatica ad estirparlo.
Qual è stata la dichiarazione sul manifesto sovranista?
È una delle notizie più battute dalla stampa in questi giorni la sottoscrizione del manifesto sovranista da parte di 16 partiti di destra di tutta Europa. Tra i firmatari anche Salvini della Lega e Meloni di Fratelli d’Italia. Ma una dichiarazione del Ministro dello Sviluppo Giorgetti ha smosso qualche domanda. “Non ho fatto in tempo a leggere il manifesto”. Questa la frase che ha fatto rispolverare il dubbio che tra Giorgetti e Salvini non ci sia una linea comune sul pensiero europeo. Ma subito dopo, quando il ministro ha capito il polverone che si poteva alzare, ha cercato di salvare la situazione. Ha immediatamente poi spiegato che Lorenzo Fontana si è occupato della lettura del manifesto sovranista, che lo conosce e si fida. Ma è da sempre noto come Giorgetti vorrebbe prendere le distanze dai movimenti più radicali d’Europa e che vorrebbe entrare nel Ppe. Per essere chiari il Partito Popolare Europeo è quella forza del parlamento europeo che raggruppa i pensieri moderati, cristiano-democratiche e conservatrici. Ovviamente il manifesto dei sovranisti ha delle tendenze più radicali e non in linea col pensiero di Unione Europea che si sta sviluppando. Dev’essere un grosso sforzo per la Lega sostenere un Presidente del Consiglio fermamente europeista e nel contempo sottoscrivere un patto con altre 15 forze politiche sparse per l’Europa che viaggiano in un’altra direzione.
In breve il Manifesto dei Sovranisti
Il manifesto sovranista, oltre che essere firmato da Salvini e Meloni, trova appoggio da forze capitanate anche da Orban e Le Pen. Bastano questi due nomi per capire di cosa può parlare il manifesto ma approfondiamolo meglio per un attimo. Nel patto si vuole creare una forza che sia contro le idee di Unione Europea che al momento vengono espresse. Si vuole tornare ad avere più forza come singoli paesi e non avere un comando centralizzato. La politica a favore della famiglia dovrebbe essere la risposta rispetto all’immigrazione di massa. Questa è una frase che davvero si può leggere nel testo firmato. Salvini spiega come il Covid abbia portato alla luce il fatto che le istituzioni europee sono costrette ad ascoltarci. Eppure siamo andati a chiedere soldi e a far capire come un tracollo economico dell’Europa sarebbe stato disastroso sul piano mondiale, non a dare supporto all’Europa stessa. E questi sono dati di fatto, non punti di vista. Ma continuiamo. Nel documento inoltre si legge che il calo demografico è dovuto all’aumento del bisogno di manodopera straniera e dalla distruzione della famiglia tradizionale. Sembra quindi che le incertezze economiche e politiche degli ultimi 30 anni siano passate in secondo piano e le cose vadano male per colpa di chi ha una sessualità diversa dalla loro e da chi scappa da altri paesi. Per concludere si parla inoltre di come le ricche potenze dell’Ovest sovrastino quelle dell’Est e dichiarano gli interventi UE come “violente imposizioni”. Frasi chiaramente scritte dai paesi più orientali che, se dovessimo spiegarla ai nostri nonni, è un po’ come la mucca che dà del cornuto all’asino.
