domenica, Aprile 20, 2025

Ghani: “Potrei tornare in Afghanistan”

L’ex presidente dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, dopo giorni di silenzio ha mandato un videomessaggio alla Nazione. Ghani ha affermato che è stato costretto a fuggire per evitare che il Paese si trasformasse in una nuova Sira o Yemen. Poi si è difeso dalle accuse di aver rubato denaro, affermando che è solo un piano per diffamarlo. Ghani infine ha dichiarato: “Potrei tornare in Afghanistan”. Intanto l’Afghanistan è sempre più nel caos. I talebani stanno mostrando il loro vero volto e nella provincia di Panjhir si stanno formando gruppi di resistenza armata.

Cosa ha affermato Ashraf Ghani?   

Dopo giorni dalla sua fuga l’ex presidente dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, rompe il silenzio. Parlando dagli Emirati Arabi Uniti, ha mandato un videomessaggio alla Nazione. Ghani afferma che è stato costretto ad andare via e si difende sulle false accuse sul denaro rubato. Ha specificato di essere fuggito perché costretto dai suoi servizi di sicurezza, che gli hanno detto che se sarebbe rimasto sarebbe stato “un disastro terribile”. Ghani ha quindi detto di aver scelto di fuggire per “evitare un bagno di sangue” che avrebbe trasformato il suo Paese “come la Siria o lo Yemen”.  

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, Ghani si è anche difeso dalle accuse di essere fuggito con “valigie di denaro”. L’ex presidente ha detto che sono false accuse e che fanno parte di un piano “per diffamare la sua persona”. Ghani ha poi espresso il suo pieno sostegno ai negoziati tra i talebani e l’ex presidente Hamid Karzai. Infine ha affermato di essere anche pronto ad un eventuale ritorno in Afghanistan: “Mi sto attualmente consultando per tornare in Afghanistan e combattere per la sovranità dell’Afghanistan. Tornerò presto. In passato molti governanti hanno lasciato l’Afghanistan nell’ora del bisogno e poi sono tornati”.

Nasce il gruppo di resistenza armata

Intanto in Afghanistan, mentre i talebani stanno mostrando il loro vero volto, nella provincia di Panjhir si preannuncia la nascita di un gruppo di resistenza armata. Ahmad Messoud, figlio del leggendario leader della lotta ai talebani, ha affermato in uno scritto pubblicato dal Washington Post: “Nella provincia afghana di Panjhir ci sono molti combattenti pronti di nuovo contro i talebani. Abbiamo tante armi, che abbiamo immagazzinato negli anni sapendo che questo giorno poteva arrivare. Abbiamo anche le armi di chi si è unito a noi nelle ultime 72 ore e i soldati dell’esercito che non si sono arresi”.

L’Afghanistan sempre più nel caos

In Afghanistan la situazione si fa sempre più drammatica. Il capo corrispondente internazionale della CNN, Clarissa Ward, ha consegnato un rapporto straziante da Kabul, dove ha affermato che i combattenti talebani hanno preso il controllo dell’area fuori dall’aeroporto della città, senza lasciare “nessuna via” agli afgani che cercano di fuggire dal paese. Ward ha riferito che ci sono file che si snodano per chilometri fuori dall’aeroporto piene di persone “in attesa, che cercano disperatamente di uscire dal paese”.


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