Sono milioni gli italiani che soffrono di lesioni difficili, quindi al tema del wound care bisogna prestare attenzione. Infatti, la cura delle ferite acute e croniche che non guariscono spontaneamente è affidata a infermieri specialisti e ad esperti di lesioni cutanee e ferite difficili. Vediamo questo tipo di ferite in cosa consistono, di se ne occupa e in quali contesti, e quali sono le prospettive future per il wound care.
Cos’è il wound care?
Il ‘wound care’, cioè la vulnologia, è una parola che deriva dall’inglese ‘wound’, cioè ‘ferita’ e ‘care’, ‘prendersi cura’. Significa assistenza a persone con problemi di lesioni cutanee. Infatti, si tratta del tipo di assistenza fornita ai pazienti che hanno lesioni cutanee anche gravi, attraverso la prevenzione, l’assistenza e la ricerca. Vengono coinvolti vari professionisti del settore sanitario: dagli infermieri ai fisioterapisti, dagli assistenti sociali agli psicologi. I medici specialisti, che sono i ‘vulnologi’, e i farmacisti. Intervengono vari professionisti perché il wound care prevede la cura delle ferite, ma vuole agire sulla patologia scatenante.
In passato, la tendenza degli specialisti era ‘seccare’ la ferita. Attualmente, con l’avvento della branca della Vulnologia, quando si cura la ferita attraverso la medicazione, si mantiene un ambiente caldo-umido, per trattarle nella maggior parte dei casi. La difficoltà risiede nella ricerca della medicazione giusta rispetto alla ferita. Infatti, le ferite possono essere:
- da pressione;
- vascolare;
- da piede diabetico;
- chirurgica;
- ustione.
Ciò poiché esistono diversi tipi di lesioni.
Le lesioni cutanee
Le ferite possono essere:
- acute, causate da traumi di differente natura o dovute a interventi chirurgici;
- croniche, legate ad altre patologie. Ad esempio, tra esse:
- alterazioni della cute;
- trattamento delle ulcere;
- innesti cutanei e lembi;
- ustioni;
- lesioni da pressione e infette;
- piede diabetico;
- ferite chirurgiche e traumi complessi;
- medicina rigenerativa;
- trombosi venosa superficiale e profonda.
Le lesioni cutanee croniche possono esser prese in carico dall’Assistenza Domiciliare Sanitaria. Ciò significa che il paziente può essere curato al proprio domicilio, in un percorso programmato di cura personalizzata.
Obiettivi del wound care
Sono milioni gli italiani che soffrono di ferite difficili, quindi al tema del wound care bisogna prestare attenzione. Inoltre, va considerato che la popolazione anziana è in aumento. Come pure aumenta quella affetta da patologie croniche.
Dunque, l’intento è di sviluppare la capacità di gestire il corretto inquadramento diagnostico del paziente affetto da ulcere cutanee croniche. Ciò permette di offrire il corretto percorso terapeutico medico/chirurgico. E prevede un lavoro di squadra di specialisti differenti. Infatti, si parla di un approccio multidisciplinare dei casi.
Il T.I.M.E.
Il wound care, letteralmente, è una pratica che cura le ferite. Si prende cura di pazienti affetti da lesioni cutanee difficili. Queste non guariscono nei tempi e nei modi consueti. Ma hanno bisogno di una particolare attenzione ed intensità terapeutica.
Il trattamento ideale si rifà al concetto espresso dall’acronimo T.I.M.E.:
- tissue, tessuto necrotico/devitalizzato;
- infection, infezione/infiammazione;
- moisture balance, bilancio dei fluidi (macerazione,secchezza);
- epidermal margin/epithelium, margini del letto di ferita/riepitelizzazione.
Assistenza infermieristica e Nursing Sensitive Outcome
Attraverso l’assistenza infermieristica, il paziente è preso in cura. Chi ha problemi di lesioni cutanee è preso in cura da una squadra di specialisti, tra cui gli infermieri con formazione specialistica in wound care.
Il Nursing Sensitive Outcome rappresenta un elemento strategico per valutare l’efficacia delle prestazioni nel settore sanitario. Come pure fornisce informazioni per migliorare la qualità delle cure, a livello di efficacia e appropriatezza.
L’infermiere specialista in wound care è un professionista che si avvale delle competenze acquisite mediante una specifica formazione. Si occupa di assistenza, prevenzione e cura delle lesioni cutanee. E’ capace di fare le medicazioni ‘avanzate’, adeguate al diverso tipo di lesione.
Assistenza domiciliare
La cura domiciliare del paziente affetto da questo tipo di lesioni cutanee è richiesta dal medico di Medicina generale. E’ rivolta ai pazienti che non possono spostarsi dal proprio domicilio a causa di ridotte capacità motorie. Oppure in presenza di malattie croniche invalidanti.
Così, per il paziente si pianifica un programma di cura. Esso comprende le prestazioni di cui ha diritto rispetto alla patologia su cui intervenire.
Il futuro del wound care
La cura delle ferite difficili si realizza attraverso terapie cliniche che prevedono tecniche sempre più avanzate. Ad esempio, la medicazione ‘avanzata’, il gel piastrinico e la cute ingegnerizzata. Come pure la terapia continua a pressione negativa (VAC therapy) e la terapia cellulare. La finalità è quella di diminuire i tempi di guarigione e di eventuale ricovero in ospedale.
Conclusioni
Dunque, il wound care consente di promuovere la cura delle persone con lesioni cutanee. Si vogliono garantire prestazioni appropriate caratterizzate dall’approccio multidisciplinare. Ciò al fine di ottenere risultati efficaci ed efficienti.
E’ rivolto ai diversi servizi di assistenza dei pazienti con lesioni cutanee. Dalla degenza ospedaliera a quella domiciliare. Ai servizi territoriali e alle strutture residenziali. Come pure alla realtà della riabilitazione e ambulatoriale. Tutti concorrono alla guarigione del paziente.
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