domenica, Dicembre 1, 2024

Georgia: terza notte di protesta, scontri fuori dal parlamento

Terza notte di protesta in Georgia. Scontri fuori dal parlamento nella capitale Tblisi. Il primo ministro Irakli Kobakhidze ha accusato l’opposizione filo-UE di aver pianificato una rivoluzione.

Terza notte di protesta in Georgia

Terza notte di protesta in Georgia. Le proteste sono state scatenate dalla decisione primo ministro Irakli Kobakhidze di rinviare l’adesione della Georgia all’Unione europea fino al 2028. Migliaia di dimostranti sono scesi in piazza. Si sono verificati diversi scontri con le forze di sicurezza fuori dal parlamento della capitale Tblisi. La polizia ha sparato gas lacrimogeni, proiettili di gomma e ha utilizzato idranti nel tentativo di disperdere i raduni. I dimostranti fuori dal parlamento hanno utilizzato fuochi d’artificio, con fiamme che si dice siano state viste uscire da una finestra del palazzo del parlamento. Alcuni dei dimostranti hanno eretto barricate sul viale principale di Tbilisi. Altri sui gradini del parlamento hanno bruciato un’effigie di Bidzina Ivanishvili, fondatore del Dream Party e l’uomo più ricco della Georgia.

Le proteste, che hanno visto oltre un centinaio di arresti, sono state le più grandi da quando il partito al governo Sogno Georgiano ha rivendicato la vittoria nelle contestate elezioni parlamentari di ottobre. Il Ministero dell’Interno ha affermato che “i comportamenti di alcuni individui presenti alla protesta sono diventati violenti subito dopo l’inizio della manifestazione”. Il primo ministro Kobakhidze ha accusato l’opposizione filo-UE di aver pianificato una rivoluzione, mentre il Servizio di sicurezza dello Stato ha affermato che i partiti politici stavano cercando di “rovesciare il governo con la forza”.


Leggi anche: Georgia: migliaia di persone protestano dopo che il premier ha sospeso la richiesta di adesione all’UE

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