La statua del mercante di schiavi di Edward Colston, rimossa dai manifestanti nella zona sud-occidentale di Bristol il mese scorso, è stata sostituita – in segreto – con una scultura di una donna di colore. La nuova statua, che mostra la manifestante di Black Lives Matter (movimento nato dopo la morte di George Floyd) Jen Reid con il pugno alzato, occupa il basamento della precedente statua di Colston, una delle prime “vittime” inglesi del movimento antirazzista.
Intitolata A Surge of Power, la scultura dell’artista Marc Quinn è stata “inaugurata” segretamente nella mattinata di mercoledì all’insaputa del Consiglio comunale della città inglese.

Le dichiarazioni di Jen Reid e la polemica del sindaco
Reid è stata presente al momento della inaugurazione ed ha dichiarato al quotidiano Guardian che era “semplicemente incredibile”. “Ero sicura che sarebbe successo”, ha detto emozionata l’attivista BLM.
Le autorità locali hanno invece affermato che qualsiasi decisione di sostituire la statua di Edward Colston sarebbe stata presa democraticamente. La reazione del sindaco è stata per questo motivo molto polemica. “Non è stato richiesto e non è stato dato il permesso per l’installazione, il futuro del plinto e ciò che è installato su di esso deve essere deciso dal popolo di Bristol“, ha riportato il Guardian.
La statua di Colston è stata demolita dai manifestanti BLM che sono scesi in strada a seguito dell’uccisione dell’afroamericano George Floyd; la cui morte è avvenuta a Minnesota (Stati Uniti), lo scorso maggio.
La morte di Floyd ha provocato accese proteste anche nel Regno Unito, dove gran parte dell’attenzione delle manifestazioni è stata rivolta al passato coloniale britannico.
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