Juno, sonda della NASA, scatta alcune foto mozzafiato di Ganimede.
Ganimede: cos’è?
Ganimede è il maggiore dei satelliti di Giove, oltre che il più grande dell’intero Sistema Solare. Supera per dimensioni il pianeta Mercurio, che gli resta superiore per massa, e completa un’orbita intorno a Giove nell’arco di sette giorni. È composto da silicati e ghiaccio ed ha un nucleo di ferro fuso. La comunità scientifica pensa che nasconda un oceano di acqua salata a circa 200 km di profondità e che questo sia compreso tra due strati di ghiaccio. Il nucleo di ferro fuso e i movimenti convettivi che avvengono al suo interno per cui il satellite ha un campo magnetico. Diverse missioni spaziali hanno in passato fotografato e studiato il satellite. La prossima si chiama Jupiter Icy Moons Explorer, prevista per il 2022. La sonda dell’ESA studierà le tre lune di Giove e circoscriverà un’orbita proprio intorno a Ganimede.
Ganimede: Juno
Juno è la missione della NASA che studia il campo magnetico di Giove. Lanciata il 5 agosto del 2011, la sonda arriva a destinazione nel luglio del 2016. Le evidenze scientifiche prodotte sono tali che la NASA decide di prolungare la missione sino al 2025. Juno rientra nell’ambito del più grande e ambizioso progetto: il Programma New Frontiers, che vuole esplorare il Sistema Solare attraverso missioni altamente specializzate. Lo scorso lunedì la sonda della NASA scatta delle foto mozzafiato all’enorme luna. Due di queste mostrano una superficie ghiacciata e inospitale, con crateri derivanti dall’impatto di più asteroidi, e lunghe e strette striature causate forse da faglie tettoniche.
La nuova frontiera di Juno
Juno batte un record: è il veicolo spaziale che arriva più vicino a Ganimede. Il team scientifico della missione ora esaminerà le immagini alla ricerca di indizi vitali sulla composizione, la ionosfera, il campo magnetico e il guscio di ghiaccio del satellite.