Torna il Franciacorta Festival 2021. Quest’anno con una novità. Sì, perché oltre ai consueti appuntamenti di settembre, la dodicesima edizione ci regalerà un’anteprima digital e internazionale. A giugno è prevista una serie di eventi virtuali dedicati a questo fiore all’occhiello della spumantistica italiana. Un’occasione imperdibile che ci permetterà di assaporare in anteprima le sue rinomate bollicine. Ecco tutti i dettagli. Alla fine, una squisita sorpresa. È una promessa.
Quali sono le novità del Franciacorta Festival 2021?
Le setose bollicine bresciane saranno le indiscusse protagoniste del Franciacorta Festival 2021. Quest’anno, la dodicesima edizione che riguarda uno dei prodotti di eccellenza della spumantistica italiana ci offrirà qualcosa in più. A giugno la manifestazione sbarcherà sul web e i social media, regalando a professionisti del settore e appassionati da ogni angolo del mondo l’opportunità di partecipare ad eventi dedicati. Soprattutto sarà un appuntamento da imperdibile per innamorarsi, se non lo si è già, della straordinaria cultura vitivinicola della Franciacorta. Ad appena un’ora di macchina da Milano. Un’anteprima irrinunciabile, anche in vista dei due week-end in cantina che ci attenderanno alla fine dell’estate. Agenda alla mano, dunque, per segnarsi tutte le iniziative in programma.
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Un programma spumeggiante
Gli eventi virtuali inizieranno il prossimo lunedì 7 giugno. Ad aprire le danze sarà un seminario in lingua inglese per specialisti del vino, che offrirà una panoramica di tre fiori all’occhiello della regione: Franciacorta Satèn, Rosé e Dosaggio Zero. A partire dal 9 giugno, ogni lunedì e mercoledì May Matta-Aliah, l’ambasciatrice statunitense della Franciacorta, intervisterà in diretta su Facebook i migliori produttori della provincia lombarda. Sarà un viaggio nella storia e nella biodiversità, alla scoperta delle etichette più prestigiose. Mentre il 17 giugno sarà l’occasione per immergersi nella storia di questa regione a vocazione vitivinicola, con la presentazione del libro Le origini del Franciacorta nel Rinascimento italiano.
Festival Franciacorta 2021: gli eventi di gusto
Il martedì, invece, gli appassionati di vino italiani potranno sintonizzarsi sulle dirette Instagram con Nicola Bonera, vincitore del titolo di Miglior Sommelier in Italia. Un appuntamento ghiotto dato che eminenti esperti di ristorazione parleranno degli abbinamenti cibo-vino. Ancora una volta, le protagoniste saranno le bollicine bresciane. Ma non è tutto. Ci saranno anche spazi dedicati ai mercati statunitense, tedesco e giapponese. Questi saranno guidati dai sommelier locali e dagli ambasciatori della Franciacorta nel mondo. Quindi, l’edizione digitale del Franciacorta Festival 2021 sarà un’occasione unica per conoscere a imparare a valorizzare la qualità e l’identità di questi vini. Comodamente da casa.
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Festival Franciacorta 2021: un’anteprima
Come ogni prodotto di eccellenza che si rispetti, questo vino è soggetto a un rigido disciplinare di produzione. Attenzione, però. Spumante, non Prosecco. Il Franciacorta, infatti, è uno dei migliori risultati della spumantistica nazionale. Tanto da rivaleggiare con i più blasonati Champagne. Specialmente negli ultimi anni. Come il suo cugino d’Oltralpe, questa eccellenza italiana viene prodotta seguendo il méthode champenoise, meglio noto come metodo classico. Quindi con una rifermentazione in bottiglia per un minimo di 18 mesi sur lie (“sui lieviti”). Un affinamento più lungo rispetto allo Champagne, che richiede 15 mesi. L’uvaggio è soprattutto Chardonnay e/o Pinot Nero. Sebbene sia permesso l’uso del Pinot Bianco fino a un massimo del 50%. Oppure il vitigno locale Erbamat, fino a un massimo del 10%.
Connubio perfetto di terreni e clima
La zona di produzione è altrettanto regolamentata. Infatti, riguarda solo i terreni di 19 comuni che ammantano le colline del bresciano. Il che, per altro, garantisce un’esposizione ottimale per la maturazione delle uve. Questi vitigni, beneficiano anche dell’influenza mitigatrice del Lago d’Iseo, che delimita l’area di produzione al suo margine settentrionale con le Alpi Retiche. Una zona alquanto circoscritta. Nel complesso, infatti, si contano poco meno di 3.000 ettari di vigneti. Di questi, circa il 62% è coltivato senza l’uso di pesticidi. Il che elegge la Franciacorta come una delle zone più importanti al mondo per la viticoltura biologica. Le aziende vinicole associate al Consorzio sono 116. Mentre la produzione media annua è di circa 17.5 milioni di bottiglie.
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Franciacorta Festival 2021: le tipologie
Prima di affrontare le diversi tipologie, il disciplinare di produzione distingue tra il Franciacorta Millesimato e non. Il primo indica uno spumante di cui almeno l’85% dei vini base fanno parte della stessa annata. Mentre il secondo consiste nell’assemblaggio di più vendemmie. Inoltre, i Vini Spumanti vengono classificati in tipologie a seconda del residuo zuccherino. In ordine dal più secco, abbiamo per prima la versione non dosata, (Pas dosé o Brut nature), che ha zuccheri inferiori ai 3 g/l. In questo caso non viene aggiunto liqueur d’expedition dopo la sboccatura. Proseguendo, troviamo l’Extra Brut e il Brut, la varietà più comune. Infine l’Extra Dry, il Sec (o Dry) e il Demi-Sec. Ma la Franciacorta offre qualcosa in più.
Cosa vuol dire Satèn?
Sì, perché la regione lombarda vanta una tipologia esclusiva. Dal 1995, Satèn è un marchio registrato dal Consorzio Franciacorta e indica un Vino Spumante di Qualità DOCG caratterizzato dalla minor pressione in bottiglia e dall’effervescenza particolare delle sue bollicine. Si tratta dell’unico Blanc de Blancs per disciplinare della Franciacorta, perché viene prodotto con sole uve bianche. Questa tipologia deve il suo nome alla parola francese satin, “raso”. Questo perché le sue bollicine ricordano il pregiato tessuto liscio, quasi impalpabile. Non è un caso se richiama anche la parola seta. Attenzione, però. Questa tipologia non va confusa con Crémant. Questo indica i Vini Spumanti di Qualità francesi caratterizzati da un spuma morbida e cremosa.
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Bere italiano
Sebbene il suo primo spumante metodo classico sia stato imbottigliato solo nel 1961, questa regione ha tanto da offrire. La Franciacorta non è solo una delle uniche tre zone al mondo a vantare un termine unico per identificare il vino, il territorio e il metodo di produzione. Soprattutto, ci permette di riscoprire l’Italia dei nostri sogni. Fatta di bellezze mozzafiato e di un patrimonio culturale più unico che raro. Qui, i vignaioli continuano oggi una tradizione di viticoltura impegnata nella conservazione delle risorse naturali e nella pratica di un’agricoltura rispettosa del territorio. Il fulcro è la sostenibilità, anche nel progresso tecnologico.
Franciacorta Festival 2021: in attesa di settembre
Se questo breve racconto vi ha incuriositi, non potrete esimervi dal visitare questa incredibile terra. Se lo vorrete, il prossimo appuntamento sarà a settembre, quando le cantine della Franciacorta apriranno le loro porte a visitatori e passionati di tutto il mondo. Per ora sono confermati i due week-end: 11-12 e 18-19 settembre 2021. Ma prima, non dimenticate la sorpresa che vi abbiamo riservato.
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Franciacorta: mai pensato di abbinarlo alla pizza?
Il connubio tra pizza e Franciacorta non è solo possibile. È sorprendente. In particolare, la tipologia Franciacorta Satèn DOCG. Ma anche con i vari Brut, Extra Brut, Pas Dose e Rosé. La sua freschezza e acidità rendono questo metodo classico uno spumante estremamente versatile, in grado di soddisfare i palati più raffinati. Soprattutto in abbinamento a uno dei prodotti simbolo della cultura gastronomica italiana: la pizza. Ciò che importa è scegliere degli ingredienti che possano esaltare l’eleganza delle sue bollicine. Ma non date nulla per scontato, anzi. La regola è una: sperimentare.
Le mille possibilità del Franciacorta
Quindi, via libera al gusto e alla fantasia. Dalle pizze più tradizionali come Margherita, Quattro Stagioni o Napoletana, questo spumante sorprende anche in abbinamenti più elaborati e intriganti. In particolare la tipologia Brut, la più immediata, si sposa al meglio con pizze fresche ed estive. Magari condite con mozzarella fiordilatte di Agerola pomodorini e basilico. Oppure con verdure grigliate condite con un filo di Olio extravergine di oliva. Mentre la fragranza del Satèn richiama abbinamenti più fini ed eleganti. Come la bresaola della Valtellina IGP e funghi Porcini trifolati. Ottima spalla a pizze bianche con Taleggio DOP e radicchio rosso, dalla tendenza amarognola.
Cosa non ti spetti dal Dosaggio Zero
Un vino puro, di rara struttura e longevità. La categoria Pas Dosé (Senza Dosaggio) racchiude un universo a parte. Avvolgente, sapido. Vibrante. Una tipologia che sta riscontrando molto successo, soprattutto negli ultimi anni. Questi spumanti si possono abbinare a pizze dalle note decise senza paura di rimanerne delusi. Al contrario. Gli amanti dei prodotti locali potrebbero provarli in abbinamento a una pizza con salsiccia e Grana. Come al classico binomio Speck e Brie, cui regalerà un twist inaspettato. Mentre per chi ama gusti più mediterranei si consiglia di provarlo assieme a un calzone fritto ripieno di provola dolce, scarola e olive di Gaeta.