Festival Passepartout, ad Asti il passato aiuta a costruire il futuro

Dibattiti e riflessioni in compagnia di personaggi del mondo della cultura e dell'economia hanno per argomento il proibito. L'appuntamento dal 3 all'11 ottobre

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Ad Asti il festival Passepartout
La collegiata di San Secondo ad Asti (Immagine di Incola, Wikipedia)

Gli anni Venti del Novecento e del Duemila a confronto al festival Passepartout di Asti. Dal 3 all’11 ottobre è in programma l’appuntamento che mette in relazione epoche diverse per capire il presente e costruire il futuro. Il tema di quest’anno è il proibito e tutte le limitazioni alla libertà che hanno caratterizzato il decennio seguito alla Grande Guerra. Nonostante il benessere diffuso, il 2020 presenta delle situazioni per certi versi analoghe a quelle del secolo scorso di cui parleranno giornalisti, economisti e scrittori.

Gad Lerner, Bice Biagi e Loris Mazzetti e Paolo Bertinetti sono alcuni dei nomi dei partecipanti alla rassegna di Asti. Letteratura, filofosia, psicologia, ambiente sono le tematiche su cui verteranno gli incontri che illustrano la formazione del pensiero contemporaneo. Un calendario ricco di spunti che evidenzia le trasformazioni di un secolo in cui lo sviluppo tecnologico e la velocità hanno amplificato le opportunità di crescita per tutti.

Al festival Passepartout si confrontano gli anni Venti del Novecento e del Duemila

I parallelismi tra il crollo di Wall street e la crisi economica attuale sono chiari come quelli che riguardano la prima occupazione delle fabbriche e i problemi dei moderni sindacati. Cambiamenti e scelte politiche hanno dunque avuto riscontri differenti a seconda delle persone che hanno partecipato alle attività sociali. Gli ospiti rifletteranno su argomenti di attualità, presentando avvenimenti del passato che hanno elementi comuni col tema. Il direttore scientifico del festival, Alberto Sinigaglia, descrive l’appuntamento e il suo scopo. «Partiremo dai gangster in camicia bianca del proibizionismo americano e dalle libertà violate in Europa per poi passare alle Camicie nere del fascismo e del nazismo. Sfilerà una galleria di fatti e di persone che aiuterà a ripassare la nostra storia, ragionare sui passi avanti degli uomini».

L’edizione 2020 presenta anche una novità, la sezione dedicata ai protagonisti, da Corto Maltese a Rodolfo Valentino, da Gabriele D’Annunzio a Gertrud Stein. Infatti, il celebre marinaio nelle sue avventure incontra i più significativi personaggi del decennio del secolo scorso, mentre Amedeo Modigliani vive inquietanti episodi. L’anteprima della manifestazione sarà il 30 settembre e l’1 ottobre alle 21 con lo spettacolo Giovanna – Una vita della figlia di Amedeo Modigliani e Jeanne Hébuterne.

Tutti gli incontri del festival si terranno al Palco 19 in via Ospedale 19, a pochi passi da piazza Alfieri. Introdurrà la presidente della biblioteca di Asti, Roberta Bellesini Faletti.