Fes e suoi suk sono meno conosciuti rispetto a Marrakesh ma hanno un fascino senza tempo che conquista i turisti di passaggio per i loro rumori, odori e sapori. Divisa in due parti, la moderna e l’antica, adatta a qualsiasi tipo di viaggiatore. Viene considerata la capitale spirituale del Marocco.
Fes e i suoi suk, scopriamoli assieme
Entrando a Bab Guissa ti ritroverai al Palais Jamai Hotel. Lo vedrai immerso in un parco di aranceti, fontane e fiori in una cornice fiabesca. Di fianco scoprirai la moschea Kairaouine e più distanti le moschee di Er-Rsif, Andalusa e Es-Sahrij.
Lo sai che la mattina, il mezzogiorno e la sera il muezzin intona il suo canto di preghiera?
È un momento in cui ogni fedele si ferma e inizia a pregare con lo sguardo rivolto verso la mecca. Si può sentire in ogni angolo della città grazie a un efficiente impianto di microfoni che raggiunge ogni angolo della città.
Le altre porte sono Bab Shemsa, Bab Chorfa, Bab Mahrouk e Bab Jamai. Seguono le mura che chiudono la Medina intrappolandola nel tempo. Nell’ultima si scorge un cimitero. Si tratta del cimitero dei merinidi destinato agli ultimi sultani della dinastia.
Fes e i suoi suk, ciò che vogliamo conoscere, ci attirano in un labirinto di viette strette e caotiche.
Le porte di Fes portano in diversi mercati chiamati suk, ognuno destinato a un prodotto tipico. Potremmo visitare il suk el Attarine se si vogliono acquistare profumi e spezie. Oppure il suk el Henna, come puoi immaginare dedicato alle radici e alle foglie tintoree. Place Nejjarine con il suk dedicato ai falegnami.

Abbiamo anche la fortuna di avvicinarci al primo mercato coperto, Kissaria, dove vengono venduti ricami, sete e broccati.
Ma la zona più famosa è quella della conceria Chouaras, nel quartiere dei tintori. Se vorrai visitarla ti verranno consegnate delle foglie di menta che serviranno a stemperare il fastidioso odore di guano.
La tecnica di lavorazione si rifà al medioevo quando furono costruite delle vasche su cui trattare le pelli ed è rimasta invariata ancora oggi. Annesso trovi i negozi per acquistare le pelli finite, ricamate seguendo i dettami dell’arte marocchina.
Il moderno si intramezza all’antico, cercando di mescolarsi e di camuffarsi.
Affiancati ai mercati tradizionali hanno trovato spazio quelli più commerciali dove si trovano i prodotti alla moda occidentale o i vari gadget tecnologici. Non manca l’abbigliamento firmato “made in China” o le finte marche di moda.
L’alternanza tra antico e moderno sta lentamente prendendo piede anche all’interno della Medina, rimane a noi viaggiatori l’arduo compito di non far sparire l’anima di un paese, acquistando prodotti artigianali e non commerciali. Preservando il passato e le radici di una comunità.