Fu re di Spagna, e diede di fatto il via alle Guerre Carliste. Ferdinando VII di Spagna, nato nella giornata di oggi.
I PRIMI ANNI
Nacque il 14 ottobre 1784, anche se alcune fonti riportano il 13, a San Lorenzo de El Escorial, presso Madrid. I suoi genitori erano Carlo IV e Maria Luisa di Borbone Parma, entrambi esponenti del ramo dei Borboni e quindi cugini (come spesso capitava, di quei tempi).
Nono di quattordici figli, fin dalla prima giovinezza ebbe rapporti difficili con i genitori, in particolare con la madre. Maria Luisa aveva infatti una relazione adultera con Manuel Godoy, il primo ministro, ed era quindi molto influenzata da lui.
Allo stesso tempo, Godoy aveva un peso anche nelle decisioni di Carlo IV, ed era il motivo per cui il padre diffidava del figlio. E a ragione, probabilmente: la prima cospirazione di Ferdinando a danno dei genitori è datata 1807.
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LA RIBELLIONE E LA RICHIESTA DI PERDONO
Ferdinando trovò un prezioso alleato in Napoleone Bonaparte. Il tutto si era concretizzato dopo le sue prime nozze, conclusesi nel 1806 con la morte della prima moglie Maria Antonietta di Borbone Napoli dopo soli quattro anni di matrimonio. In cerca di una nuova sposa, e in contrasto con il volere del padre Ferdinando brigò per ottenere la mano di una nipote del Bonaparte. La conclusione non fu felice: Godoy scoprì il tentativo di inganno e denunciò il principe, mandandolo a processo. Assolto, chiese perdono ai genitori e la storia fu dichiarata conclusa.
Ma non del tutto.
LA RIVOLTA DI ARANJUEZ E L’ESILIO
I contrasti fra Ferdinando e Godoy erano appena all’inizio. Per di più, la Spagna si ritrovò invasa dalle truppe francesi, e il popolo, istigato dal principe, assalì il palazzo di Godoy. A Carlo IV non restò quindi che abdicare in favore del figlio.
Ma non tutto era come poteva sembrare. Ferdinando con la moglie tornò a Madrid, ma la città era già occupata dalle truppe del generale Murat. La coppia reale quindi si mise sotto la protezione di Napoleone, che li trasferì in Francia. Sarebbe dovuta essere una sosta temporanea, invece rimasero in esilio per sei anni.
LA RESTAURAZIONE E IL REGNO TRAVAGLIATO
Dovette arrivare il 1814 perché potesse rientrare in patria, dopo l’abdicazione di Napoleone. Rimasto vedovo nel frattempo, nel 1816 sposò una nipote, Maria Isabella di Braganza, che però morì nel 1818. Come nuovo re si dimostrò ben poco tollerante e decisamente tirannico, abolendo per prima cosa la Costituzione emanata dal suo predecessore. Le sue vicissitudini però non erano finite, e la tregua durò lo spazio di pochi anni: nel 1820 una nuova rivolta lo costrinse a giurare sulla Costituzione di Cadice. Altri tre anni, e la monarchia assolutista venne ripristinata.
L’ultimo periodo di regno venne chiamato il Decennio Nefasto.
I MATRIMONI E LA MANCANZA DI EREDI
In totale Ferdinando ebbe quattro mogli, ma non fu altrettanto fortunato con i figli. Le due avute dalla seconda moglie morirono in giovanissima età, e Isabella stessa morì dopo il secondo parto.
Le uniche eredi a sopravvivere furono due femmine, Isabella e Luisa, avute dalla nipote e quarta moglie, Maria Cristina delle Due Sicilie. Questo creava dei problemi, in quanto la Spagna era vincolata dalla legge salica. Ferdinando quindi si trovò a dover prendere la stessa decisione dell’imperatore Carlo VI d’Asburgo, padre di Maria Teresa: promulgare la Prammatica Sanzione, che avrebbe permesso alla maggiore delle sue figlie di salire al trono.
Isabella II, questo il suo nome, ereditò quindi il titolo di regina e regnò per molti anni. Questo precluse del tutto allo zio Carlos, fratello di Ferdinando, la legittimità alla discendenza. Ferdinando invece morì il 29 settembre 1833, a quarantotto anni, e la sua scomparsa diede il via alla cosiddetta Guerra Carlista.
