L’oggetto più distante del Sistema Solare, Farout, ha perso la sua corona dopo soli due anni. Come riporta Inverse, gli astronomi confermano che il planetoide è l’oggetto più lontano conosciuto del Sistema Solare.
Cos’è Farout?
Farout, da “far out” (locuzione inglese per “molto lontano”) è un oggetto transnettuniano che orbita attorno al Sole. La sua scoperta risale al 10 novembre del 2018. I ricercatori hanno rilevato Farout per la prima volta nel 2018, utilizzando il telescopio Subaru a Mauna Kea alle Hawaii, e negli anni successivi hanno utilizzato i telescopi Gemini e Magellan per verificarne l’orbita. Data la distanza elevata dell’oggetto (120 UA) è difficile fare delle stime precise sulla sua composizione e dimensione.
Cosa hanno scoperto gli scienziati su Farout
La composizione del planetoide non è avvolta dal mistero. Gli scienziati ritengono che si trovi nella “fascia bassa” della scala dei pianeti nani, e che abbia un diametro di poco meno di 249 miglia. Il planetoide interagirebbe con Nettuno e potrebbe essere finito nel Sistema Solare esterno dopo aver fluttuato a lungo nelle vicinanze di Nettuno. La sua orbita è ellittica ed eccentrica, come molti degli oggetti trasnettuniani, e impiegherebbe poco meno di mille anni a percorrere una rivoluzione completa.
Le caratteristiche del pianeta nano
Di Farout non si conosce ancora l’orbita esatta. Per il momento si conosce solo la sua distanza estrema dal Sole, il suo diametro approssimativo ed il suo colore rosato, tipico dei mondi ghiacciati. Si sa che è un pianeta nano e che, a causa della sua distanza, impiega più di mille anni per compiere un’orbita completa attorno al Sole. Lo spettro e la composizione della superficie di Farout non sono stati ancora misurati in dettaglio e richiederanno ulteriori osservazioni. Chissà che il planetoide non divenga oggetto di una futura missione spaziale.