Dopo un anno di attesa, è arrivato Facebook Messenger Rooms. La nuova funzione è stata presentata da Mark Zuckerberg il 24 aprile tramite una diretta che in Italia è cominciata intorno alle ore 20. In sintesi, si tratta di un servizio che mette a disposizione degli utenti delle videochiamate di gruppo alle quali possono partecipare fino a 50 persone e non vi è alcun limite di tempo da rispettare. Inoltre, per arricchire e personalizzare le conversazioni, è possibile ricorrere alla realtà aumentata che dà l’opportunità di cambiare gli sfondi e inserire dei filtri. Durante questa settimana partiranno i primi test di funzionamento in Italia per poi rilasciare la funzionalità a tutti gli utenti della penisola.
In questa prima fase, si possono creare stanze di conversazione o accedervi soltanto tramite Facebook o Messenger. Allo stesso tempo, però, la società statunitense ha deciso di consentire l’ingresso a coloro che non sono iscritti al social network, i quali devono ricorrere ad uno specifico link per prendere parte alla videochiamata di gruppo. Inoltre è consentito l’accesso anche attraverso WhatsApp, Instagram o Portal. Allo scopo di tutelare la privacy, gli internauti che non appartengono alla schiera di amici di quelli che stanno chattando, non hanno modo di vedere le informazioni che non sono pubbliche.

Facebook Messenger Rooms ha un obiettivo che lascia intendere come la piattaforma stia cambiando rispetto alle proprie origini: non sarà più soltanto uno spazio virtuale per condividere e scambiare foto, post e contenuti con amici e conoscenti, ma anche un ambiente online di conversazione in tempo reale improntato sulla tutela della privacy e delle informazioni.
Facebook Messenger Rooms: come funziona il nuovo servizio
L’intervento di Mark Zuckerberg è stato utile anche e soprattutto per comprendere il funzionamento del nuovo Facebook Messenger Rooms. Come abbiamo accennato in precedenza, gli utenti che sono presenti nella stanza di conversazione possono anche personalizzarla ricorrendo ai filtri per rendere più chiare e dettagliate le immagini, ma anche a sfondi di realtà aumentata in grado di trasformare il salotto, la cucina o la camera dalla quale ci si sta collegando in una spiaggia tropicale o in un suggestivo appartamento sott’acqua.
È possibile condividere le stanze sui profili personali, negli eventi o nei gruppi di chat: spetta a chi ha lanciato la videochiamata decidere se aprirla o se farvi accedere soltanto agli amici, e in ogni momento si può rimuovere qualche ospite indesiderato. In quest’ultimo caso, se si tratta di partecipanti che sono entrati tramite un link, dopo la cancellazione viene creato in automatico un altro link per l’accesso, in modo tale da evitare ulteriori e sgradite intrusioni.

Il social network ha provveduto ad attivare fin da subito anche un sistema di controllo. Gli iscritti possono segnalare una stanza se ritengono che non rispetti il regolamento della piattaforma, inserendo anche un feedback dettagliato che spieghi qual è il presunto comportamento scorretto. Da Menlo Park hanno comunque fatto sapere che i tecnici non potranno ascoltare gli audio delle videochiamate in fase di segnalazione, poiché i contenuti sono sottoposti ad analisi solo per migliorare la qualità del servizio ma non per raccogliere dati a scopi pubblicitari.
Facebook Messenger Kids arriva in altri 70 Paesi: ancora escluse Europa e Italia
Facebook Messenger Rooms sarà chiamato a confrontarsi con una nutrita concorrenza. A causa soprattutto del periodo di lockdown in cui si trovano diversi Paesi per l’emergenza coronavirus, nelle ultime settimane c’è stato un vero e proprio boom di siti e piattaforme che consentono di avviare videochiamate di gruppo o videoconferenze. Tra questi vi è soprattutto Zoom che, se prima dello scoppio della pandemia era conosciuto e utilizzato soprattutto dalle aziende, adesso invece è andato incontro ad un sensibile incremento della propria utenza e non esclusivamente per motivi di lavoro. Ad ogni modo, guardando le caratteristiche del neonato servizio del social network, sembra rivolto maggiormente alle conversazioni di svago e meno adatto agli incontri online per scopi professionali.