I bambini che soffrono di una qualsiasi forma di malnutrizione nel mondo sono oltre 200 milioni. Inoltre, da quanto emerge dagli ultimi dati, circa 151 milioni sono affetti da malnutrizione cronica, mentre 50 milioni sono colpiti da malnutrizione acuta. Nel 2017, un’alimentazione non adeguata è stata la principale concausa dei decessi infantili: si stimano circa 3 milioni di bambini morti di fame. Vi bastano questi numeri per evitare gli sprechi?
I dati dell’UNICEF
Il peso maggiore della carestia se lo dividono i continenti di Africa e Asia; con il 39% di malnutrizione nella prima ed il 55% per quanto riguarda la seconda. I dati sono stati diffusi da Unicef, in supporto della campagna “Diamogli peso: l’impegno dell’Unicef per combattere la malnutrizione”. Allo stesso modo, destano preoccupazione anche i dati circa l’obesità infantile, a riguardo dei quali da più di 15 anni non si registrano miglioramenti nell’arginare il problema. Sempre secondo l’Unicef, nel 2017, 38.3 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni risultava in sovrappeso. “L’obesità infantile in Italia non è dovuta soltanto ad una cattiva alimentazione (eccesso di consumo di zuccheri e di grassi), ma anche ad uno stile di vita troppo sedentario“.
Evitare gli sprechi: gli italiani sono attenti
Secondo un report di Coldiretti, è quasi di mezzo miliardo il valore dei generi alimentari che sono rimasti sulle tavole imbandite per le feste di fine anno. Già dal 2016, però, gli Italiani si sono mostrati attenti ad evitare gli sprechi, propendendo al riutilizzo degli avanzi alimentari. “Ogni anno, sembra, che vengano consumati 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 10 milioni di chili di lenticchie e che vengano stappate 50 milioni di bottiglie di spumante“. Una scelta, quella degli Italiani, dettata da ragioni economiche, etiche ed ambientali. Coldiretti consiglia come riciclare gli avanzi durante la preparazione dei pasti successivi, impiegando gli ingredienti nelle ricette di frittate di pasta, ratatouille di verdure e polpettoni di carne. Infine, è importante sottolineare la grande attenzione che, quest’anno, hanno avuto gli Italiani al momento di fare la spesa. Infatti, dai dati emerge che il 60% di essi ha seguito una lista oculata, con particolare attenzione ad evitare gli sprechi ed al rapporto qualità-prezzo. Inoltre, il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver adottato una modalità di lotta allo spreco, con un occhio di riguardo per le popolazioni bisognose.
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