martedì, Aprile 15, 2025

Etruschi: la mostra per l’Anno della cultura Italia-Cina

L’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022 è la rassegna sulla cooperazione internazionale dei due Paesi. Inizialmente indetto nel 2020 per le celebrazioni del 50° anniversario dei rapporti diplomatici è però posticipato al 2022, causa pandemia. Il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, è intervenuto questa mattina alla presentazione del progetto espositivo ETRUSCHI. Signori dell’Italia antica. Una mostra ideata e curata dal Museo Civico Archeologico di Bologna con l’organizzazione di MondoMostre.


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Dove sarà allestita la mostra ETRUSCHI. Signori dell’Italia antica?

L’evento sarà proposto in due tappe previste nella Repubblica Popolare di Cina. Dal 25 agosto al 25 novembre sarà al Wuhzong Museum di Suz hou, città situata a Ovest di Shanghai nella provincia di Jiangsu con oltre 10 milioni di abitanti. Tra dicembre e marzo 2023 si svolgerà nella città di Chengdu, capoluogo della provincia Sud-occidentale di Sichuan, una delle metropoli più popolose con oltre 14 milioni di residenti. 

La presentazione del progetto

Il Sindaco ha salutato e augurato buon lavoro alle funzionarie archeologhe del museo bolognese Federica Guidi e Marinella Marchesi. Dal 17 luglio, si alterneranno nelle fasi di controllo di conservazione dei materiali a seguito del trasferimento, dell’allestimento e dell’organizzazione di tutti gli aspetti necessari all’apertura. Opereranno in stretta collaborazione con i colleghi dei musei ospitanti. La mostra è riconosciuta un’opportunità di interesse per promuovere la conoscenza della raffinata civiltà etrusca, ancora quasi del tutto sconosciuta al popolo cinese.

Italia e Cina, paesi d’arte

L’esposizione godrà del massimo sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, diretto dal Prof. Francesco D’Arelli. Collaborerà anche il Consolato Generale d’Italia, rappresentato dalla Dott.ssa Tiziana D’Angelo. Un’iniziativa promosso con le attività della rete diplomatica volte a favorire il dialogo culturale tra due paesi distanti e diversi. Tuttavia gli Stati sono accomunati dal primato di siti UNESCO, dallo sviluppo di grandiose civiltà millenarie che hanno influenzato la storia dell’umanità e da territori ricchi di arte. 

ETRUSCHI. Signori dell’Italia antica, materiali da Bologna e Napoli

Il nucleo principale della mostra è costituito dal prestito eccezionale di 303 reperti di altissimo valore storico e artistico. I materiali provengono dalle collezioni storiche del museo e dai rinvenimenti effettuati degli scavi ottocenteschi a Bologna e nel resto del territorio. Si affiancano 27 reperti appartenenti al Museo archeologico nazionale di Napoli. Tutti i pezzi saranno per la prima volta esposti nella Repubblica Popolare di Cina. Il percorso espositivo si compone di cinque sezioni tematiche che, a partire dal composito mondo che fu l’Italia preromana, porta l’attenzione sugli Etruschi. I Rasna, come si definiva la civiltà dell’Italia centrale, per molti motivi, fra cui la precoce organizzazione urbana, ebbero rilievo tra i popoli della Penisola. Infatti, sono ricordati dalle fonti storiche come il popolo che, prima di Roma, dominò quasi tutto il territorio.  

Città e commerci tra gli Etruschi

A raccordo tra la prima sezione introduttiva e la parte fondamentale dell’esposizione c’è un approfondimento sull’organizzazione degli Etruschi. Quindi presenta un evocativo richiamo ai paesaggi dei principali territori etruschi e all’idea di città come fondamentale elemento politico e economico per la storia del popolo. Definisce geograficamente l’Etruria nelle sue articolazioni e racconta in modo semplice l’assetto “politico” e sociale. Inoltre, dà anche conto delle forme di produzione artigianato, agricoltura, sfruttamento delle miniere e scambio, commerci con Mediterraneo, Asia Minore ed Europa transalpina. 

La vita quotidiana degli Etruschi

Il cuore dell’esposizione analizza i principali aspetti della vita quotidiana nel mondo etrusco. Illustra l’argomento con oggetti, costumi e attività di donna e uomo, le cui raffigurazioni accolgono il visitatore. Scelte iconiche per la raffigurazione della mascolinità e femminilità “ideali” sono le statuette in bronzo di devoti dal territorio bolognese. Ci sono i coperchi di sarcofago in terracotta da Napoli che raffigurano i defunti adagiati su letti da banchetto. Le tematiche affrontate spazieranno dall’ornamento alla cura del corpo con cui si esprimeva un gusto personale e soprattutto il livello sociale. Ci sono materiali su filatura e tessitura, guerra, caccia, politica a agonismo, consumo di cibi e bevande e ritualità di banchetti e simposi. Tratta anche la pratica della scrittura desunta dalle genti greche e adattata nell’alfabeto alle esigenze della lingua. Quindi del culto religioso che ebbe un ruolo fondamentale nella società etrusca fin dai suoi esordi.  

L’oltretomba degli Etruschi

La penultima sezione della mostra sposta l’attenzione dal mondo dei vivi all’Aldilà, presentando ricostruzioni e reperti che mostrano le credenze degli Etruschi. Una sorta di ideale antologia nello spazio e nel tempo. Le rese architettoniche e decorative delle tombe, la ritualità, le forme della sepoltura, hanno variabilità e ricchezza straordinaria nelle diverse epoche e nei territori. Le sepolture e gli oggetti che compongono l’immancabile corredo funerario fin dai tempi più antichi sono quindi elementi imprescindibili per comprendere lo sviluppo della società. Si nota anche la trasformazione della ritualità connessa al concetto di Aldilà e di destino dopo la morte.

Situla della Certosa 

Esposta anche una copia perfetta della situla della Certosa, opera di Stefano Buson, già restauratore del Museo di Este. Uno degli oggetti più prestigiosi del Museo civico archeologico di Bologna che, per l’importanza nella collezione e fragilità, non può viaggiare. Il vaso è composto da un’unica lamina di bronzo, decorata con scene figurate a sbalzo e ad incisione. Le immagini compongono un racconto su quattro registri. Dall’alto al basso si vedono una parata di uomini armati, una processione di personaggi con utensili per il sacrificio e il banchetto. Poi ci sono una gara musicale tra scene di caccia e di aratura e infine una sequenza di animali reali e fantastici. Come una moderna striscia illustrata, il racconto ripercorre la storia di una comunità etrusca della fine del VII e inizi VI secolo a.C. nelle sue attività essenziali. Pertanto guerra, caccia, sussistenza, consumo del vino, musica e l’Aldilà. 

I pezzi principali della mostra Etruschi. Signori dell’Italia antica

Tra i capolavori più preziosi presentati al pubblico cinese spiccano le due statuette in bronzo di devoti da Monteacuto Ragazza, Grizzana, Bologna. Degno di nota anche lo specchio in bronzo inciso, patera cospiana, datato alla seconda metà del IV sec. a.C.. Per la particolarità della decorazione che ritrae la nascita di Atena armata dal cervello di Tinia, lo Zeus etrusco, destò molta curiosità nel mondo degli eruditi. Fu spesso citato e riprodotto in manoscritti e lavori a stampa, preziosi monili in oro, ambra e vetro provenienti dai sepolcreti bolognesi. Da ammirare anche il cratere attico della tomba 78 del sepolcreto Arnoaldi con la presentazione di Eracle all’Olimpo. La statua di leone funerario dal sepolcreto dei Giardi ni Margherita e le due urne cinerarie in alabastro della Collezione Universitaria. Sono opere realizzate nel III secolo a.C., decorate dal mito di Mirtilo e da una scena di caccia al cinghiale calidonio.

Immagini da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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