Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha annunciato che Etiopia e Somalia hanno raggiunto un accordo di compromesso per porre fine alla faida.
Etiopia e Somalia hanno raggiunto un accordo
La Somalia e l’Etiopia hanno raggiunto un accordo per porre fine a un’aspra disputa che dura da quasi un anno, dopo ore di colloqui mediati dalla Turchia ad Ankara. Salutandolo come un “accordo storico”, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha detto di sperare che l’accordo possa essere “il primo passo verso un nuovo inizio basato sulla pace e la cooperazione tra Somalia ed Etiopia”.
Il primo ministro etiope Abiy Ahmed e il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud sono arrivati ad Ankara mercoledì mattina per l’ultimo ciclo di colloqui, dopo i due precedenti cicli che hanno fatto scarsi progressi. Etiopia e Somalia sono in disaccordo da quando l’Etiopia, senza sbocco sul mare, ha raggiunto un accordo a gennaio con la regione separatista della Somalia, il Somaliland, per affittare un tratto di costa per un porto e una base militare in cambio del riconoscimento, sebbene ciò non sia mai stato confermato da Addis Abeba. La mossa ha scatenato un’aspra disputa diplomatica e militare tra Etiopia e Somalia, che ha bollato l’accordo come una violazione della propria sovranità, facendo suonare il campanello d’allarme a livello internazionale sul rischio di un nuovo conflitto nella instabile regione del Corno d’Africa.
Intervenendo in una conferenza stampa congiunta, Erdoğan ha affermato di credere che l’accordo, raggiunto dopo colloqui durati presumibilmente otto ore, avrebbe alla fine portato a una soluzione per garantire all’Etiopia, che non ha sbocchi sul mare, l’accesso al mare.
Cosa prevede l’accordo?
Secondo il testo dell’accordo diffuso dalla Turchia, le parti hanno concordato di “lasciarsi alle spalle le differenze di opinione e le questioni controverse e di procedere con determinazione nella cooperazione verso una prosperità comune”. Hanno concordato di collaborare strettamente su accordi commerciali e bilaterali che garantiscano all’Etiopia un “accesso affidabile, sicuro e sostenibile” al mare “sotto l’autorità sovrana della Repubblica Federale della Somalia”. A tal fine, i colloqui tecnici dovrebbero iniziare entro la fine di febbraio e concludersi “entro quattro mesi”, con eventuali divergenze da risolvere “attraverso il dialogo, ove necessario con il sostegno della Turchia”.
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