Essere soli non corrisponde con la solitudine, mentre nel linguaggio comune si tende ad utilizzarli come sinonimi. Andiamo a scoprire in cosa si differenziano e come interagiscono col benessere psicofisico.
Le relazioni e i contatti con gli altri
Essere soli non corrisponde con la solitudine. Mentre nel linguaggio comune si tende ad utilizzarli come sinonimi.
Gli individui sono per natura esseri sociali. Infatti, hanno bisogno degli altri per mantenere il proprio benessere psicofisico.
Al contempo, è possibile osservare che il tempo che si trascorre da soli è altrettanto importante. Prezioso, contente di acquisire una maggiore consapevolezza di sé.
Essere soli
Essere soli è uno stato. Cioè, indica che non si è in compagnia di altre persone.
Solitudine
La solitudine è un’emozione. Descrive una sensazione di tristezza motivata dalla mancanza di relazioni e connessioni. La solitudine nasce quando si vive la rottura di una relazione, un lutto o la separazione, a prescindere dal fatto di sentirsi più o meno soli. E’ collegata al vuoto e al sentirsi indesiderati e soli.
Essere soli, solitudine e benessere
L’individuo, allora, può e riesce a stare da solo in modo sano e felice finché è relazionato positivamente con se stesso e con chi lo circonda. Infatti, essere soli dà origine a sentimenti ed emozioni che dipendono dalle caratteristiche soggettive e dal contesto ecologico. La solitudine influenza l’autostima, l’empatia e l’impegno autentico.
Il benessere psicofisico può essere condizionato da questi aspetti. Possono aver luogo relazioni instabili e la disconnessione sociale.
Le conseguenze
L’individuo non si occupa e preoccupa più di sé. E smette anche di essere solidale con gli altri. Si ricevono reazioni negative dagli altri rispetto al proprio comportamento. Ma possono anche essere positive. Infatti, trascorrere del tempo da soli, è essenziale per coltivare la connessione con gli aspetti più profondi di sé.
Essere soli o sperimentare la solitudine non sono sempre negativi. Ma bisogna considerare che gli individui hanno bisogno di relazionarsi.
Benefici delle relazioni
Tutti gli individui necessitano di relazionarsi con altri. Ciò produce una diminuzione dei livelli di stress e la possibilità di difendersi dalla solitudine che si presenta in alcuni momenti.
La solitudine arriva anche se si è in compagnia. In quei momenti è necessario sapersi ascoltare e guardarsi dentro per superare quei momenti. Quindi, riuscire a sentirsi a proprio agio e fiduciosi socialmente.
E’ importante ritagliarsi il tempo per vedere gli altri e passarlo con gli amici, coltivare i legami profondi. Altresì è importante il tempo da dedicare a se stessi, per restare soli con sé.
Conclusioni
L’individuo deve imparare ad accettare le proprie emozioni senza giudicarsi e avendo verso sé un atteggiamento compassionevole. In tal modo, ci si può impegnare in attività che spingono alla cura di sé e alle interazioni sociali che procurano benessere psicofisico.
Dunque, conoscere se stessi e i propri sentimenti, contrasta e allontana la solitudine. Come pure permette di mantenere i legami con se stessi, con l’ambiente circostante e con le persone care. A prescindere dall’essere letteralmente da solo, cioè senza la compagnia di qualcuno in certi momenti. Tant’è che non si deve aver paura di restare soli. Anzi, a volte la solitudine aiuta a restare fermo in contemplazione di un certo momento.
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