giovedì, Aprile 17, 2025

Erdoğan chiede all’UE di rilanciare il processo di adesione della Turchia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan chiede all’UE di rilanciare il processo di adesione della Turchia. Nel 1999 alla Turchia è stato concesso lo status di candidata ufficiale all’UE e nel 2005 sono stati avviati i negoziati di adesione. Tuttavia, per diverse ragioni, i colloqui di adesione all’UE sono stati di fatto congelati negli ultimi anni.

Erdoğan chiede all’UE di rilanciare il processo di adesione della Turchia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha chiesto ai leader dell’Unione europea di rivitalizzare il processo di adesione del suo paese all’UE. Intervenendo al quinto vertice della Comunità politica europea a Budapest, Erdoğan ha sottolineato l’importanza dell’adesione della Turchia all’UE per la pace e la sicurezza dell’Europa, alla luce di una vasta gamma di sfide, in particolare l’aggressione russa. “Non esiste una spiegazione ragionevole per bloccare il processo di adesione di un paese candidato come la Turchia, che da anni contribuisce in modo significativo alla prosperità e alla sicurezza del continente”, ha affermato Erdoğan, ricordando che la Turchia ha il secondo esercito più grande della NATO, dopo quello degli USA. Erdoğan ha inoltre chiesto sostegno al processo di adesione della Turchia all’UE durante incontri personali con i leader dell’UE.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha incontrato Erdoğan a Budapest, ha scritto su X che è stato positivo incontrare il presidente turco e ha espresso la speranza di rafforzare il partenariato UE-Turchia. “È stato bello incontrarti all’EPC. Una partnership UE-Turchia più forte porterà benefici alla nostra regione condivisa. Possiamo sostenere la pace, la prosperità e la sicurezza oltre i confini. E porterà benefici alla nostra gente. Lavoriamoci da vicino nei prossimi anni”, ha scritto von der Leyen.

L’adesione della Turchia all’UE

Nel 1999 alla Turchia è stato concesso lo status di candidata ufficiale all’UE e nel 2005 sono stati avviati i negoziati di adesione, durante i quali la Turchia si è impegnata ad allineare le proprie leggi e politiche agli standard dell’UE. Tuttavia, i progressi si sono bloccati per diverse ragioni, tra cui preoccupazioni sui diritti umani, la governance democratica e la disputa irrisolta di Cipro. Le tensioni tra Turchia e UE si sono intensificate dopo un tentativo di colpo di stato in Turchia nel 2016, con conseguenti repressioni politiche che hanno suscitato allarme nelle capitali europee. Di conseguenza, i colloqui di adesione all’UE sono stati di fatto congelati negli ultimi anni. Nonostante queste sfide, la Turchia rimane formalmente un candidato all’adesione all’UE. La Commissione europea ha pubblicato il suo  rapporto annuale sulla Turchia a fine ottobre, riconoscendo che sussistono “serie preoccupazioni” circa il continuo deterioramento degli standard democratici, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti fondamentali in Turchia.


Leggi anche: L’UE critica la Turchia per il continuo deterioramento degli standard democratici e dello stato di diritto

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