martedì, Aprile 15, 2025

Enrico Rovelli, l’artista oltre la musica a Mille Volti

ENRICO ROVELLI, 78 anni è storico manager e imprenditore musicale, fondatore di importanti club. Una figura chiave dell’iniziale percorso artistico di grandi cantautori, Vasco Rossi e Pino DanieleEsordisce da artista con la sua prima mostra personale, MILLE VOLTI dal 13 al 27 gennaio alla GALLERIA D’ARTE CAEL di Milano. Saranno esposti circa 20 tra dipinti, sculture e bassorilievi realizzati a partire dal 2011. L’inaugurazione della mostra si terrà il alle 19 alla presenza dell’autore.


Alessandro Daniele scrive del padre e della musica


Come presenta Enrico Rovelli la mostra Mille Volti?

Enrico Rovelli, icona della musica live in Italia, nella mostra a Milano condivide le sue opere per la prima volta. Negli anni infatti è sempre occupato non solo della parte manageriale, ma anche della parte grafica e delle scenografie dei numerosissimi concerti che ha prodotto. L’esposizione quindi fa sempre intravvedere la sua passione per l’arte. È lo storico promoter di Vasco Rossi, per il quale ha curato oltre 500 esibizioni, compreso il primo live allo stadio di San Siro (1990). Con le sue società si è occupato anche di Pino Daniele, Patty Pravo, Antonello Venditti, Adriano Celentano, Renato Zero. Poi Claudio Baglioni, Marco Masini, Fabio Concato, Fabrizio Moro, Anna Oxa.

Enrico Rovelli e la radio

È noto in quanto fondatore di Radio Music 100, poi diventata Radio DeeJay, fondatore e gestore di locali, La Carta Vetrata di Bollate. Dove suonarono e si formarono molti gruppi tra i quali spicca la PFM) e, a Milano, di Rolling Stone, City Square (diventato poiPropaganda) e Alcatraz (affermatisi velocemente come punti di riferimento della vita notturna milanese), nonché organizzatore in Italia di numerosissimi concerti di artisti internazionali del calibro di Bruce Springsteen, Bob Dylan, Queen, The Police, The Clash, U2, Frank Zappa, David Bowie e tantissimi altri.

Artista di tele astratte

La passione per l’arte accompagna Enrico Rovelli sin da bambino. Si diploma ai corsi serali della Scuola Superiore d’Arte al Castello Sforzesco di Milano e durante il giorno frequenta la Scenografia Sormani. Il laboratorio dell’Architetto Scarpini conosce il pittore Milani che gli insegna a lavorare l’oro zecchino e argento in foglia oro su vetro. Sarà una costante della sua produzione. Nel tempo Rovelli abbandona il vetro e comincia a lavorare su diversi tipi di supporti, in particolare su grandi tele che costruisce personalmente. Colpito dall’opera dell’artista Alberto Burri inizia a sentire la necessità di creare quadri in cui risulta evidente la volontà di mostrare la funzione espressiva della materia. Utilizza acrilico, olio e nitro con supporto in iuta e fil di ferro. La sua propensione alla sperimentazione diventa un punto saldo della sua produzione in cui scale di grigi, bianco, nero e, talvolta, il rosso con gli immancabili oro e argento creano suggestive pitture astratte. Sono composte da strisce, linee e superfici di colore che diventano rilievi.

Enrico Rovelli e la musica

L’attività è interrotta quando l’impegno in campo musicale diventa a tutti gli effetti la sua occupazione principale. Tuttavia  continua a curare personalmente le grafiche dei manifesti e alcune scenografie dei concerti di cui si occupa. Dal 2011 Rovelli sente di nuovo il bisogno di trasmettere il suo sentire attraverso la pittura. I primi due quadri che dipinge sono dedicati al figlio scomparso qualche tempo prima. Lo studio e l’utilizzo scrupoloso di materiali vecchi e nuovi testimoniano che l’artista continua la sua ricerca di una dimensione concreta, corporea e tangibile dell’opera. All’acrilico, all’olio e al nitro si aggiunge anche l’utilizzo massiccio delle resine e vernici Awl Grip.

Opere materiche

Nei quadri, spesso di grandi dimensioni, troviamo anche legni, cortecce, tele di sacco, carte incollate e stratificate, spessori. Linee e aree di colore, colate di resine e sottili tracciati grafici simili ad elettrocardiogrammi per Enrico sono un omaggio al padre la cui calligrafia era simile a questa sorta di grafismo. Sono un tratto distintivo della produzione di questi anni. La mostra è visitabile da lunedì a venerdì dalle 11 alle 19.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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