Non bastava Elon Musk, ora anche la Cina rema contro le criptovalute e spinge il Bitcoin sotto i 40mila dollari, livello che non vedeva dallo scorso febbraio.
“NON SONO VERE VALUTE”
Dopo essere stata a lungo a favore delle criptovalute, il Paese asiatico ha cambiato opinione in modo radicale. In sostanza è stato vietato alle istituzioni finanziarie l’utilizzo delle criptovalute per le loro transazioni. La decisione è stata presa dalle tre principali associazioni finanziarie cinesi, che in una nota hanno spiegato che le criptovalute “non sono vere valute”. L’intervento ha spinto al ribasso il Bitcoin e le altre criptovalute. Il Bitcoin, in particolare, ha perso il 12% del proprio valore tornando sotto i 40mila dollari per la prima volta da febbraio, e ben al di sotto dei 64mila dollari toccati ad aprile.
Coinbase, Binance e altre grandi crittografia borse sembrano essere giù in mezzo a un crollo dei prezzi a livello di mercato.
Bitcoin è sceso di oltre $ 10.000 nelle ultime ore, con i clienti che hanno segnalato difficoltà nell’accesso ai propri account.
C’erano anche problemi per le app di banking online che offrono trading di criptovaluta , come Revolut.
Anche Ethereum (ether), Cardano (ada), dogecoin e bitcoin cash hanno registrato importanti perdite mercoledì, con confronti con l’ultimo grande crollo del mercato registrato nel 2017/18.
Centinaia di segnalazioni che indicano problemi su Binance e Coinbase sono state registrate dal verificatore di integrità del sito Web DownDetector, nonché dagli scambi Gemini e KuCoin.
Alcuni utenti si sono rivolti ai social media per esprimere la loro frustrazione per non essere in grado di incassare le loro partecipazioni o “comprare il tuffo”.