Elia Levita è un poeta e letterato tedesco, della seconda metà 1400 e prima parte 1500. Durante il periodo rinascimentale, lo scrittore raggiunge il successo letterario, con il romanzo cavalleresco, dal titolo Bovo – Bukh. A fronte di ciò, l’opera di Levita nasce dalla scrittura in lingua yiddish, lingua germanica della zona occidentale d’Europa. Alcune opere del letterato sono: Tishibi, Shemot Debarim, Bovo – Bukh ed altre.
Elia Levita chi è?
Elia Levita nasce ad Ipsheim il 13 febbraio 1469 e decede a Venezia il 28 gennaio 1549. Dalle origini bavaresi, il territorio di nascita del poeta rimane nei dintorni di Norimberga. La famiglia appartiene ai membri di Levi (Leviti), una tribù israelitica tra le dodici distinzioni, nella cultura ebraica biblica. Inoltre, la famiglia è numerosa ed Elia risulta il più giovane tra nove fratelli.
Di fatto, Elia studia e consegue la maturità, per poi raggiungere l’Italia settentrionale. Nel 1504 a Padova, Levita compone l’opera Bovo – Bukh, con l’utilizzo dell’ottava rima e lo spunto del romanzo Buovo d’Antona. In seguito, lo scrittore decide il trasferimento a Venezia, dove compone le opere caustiche pasquinate, ovvero delle note letterarie satiriche.
Elia Levita: la carriera
Nel 1514, il letterato raggiunge Roma, dove si stabilisce e collabora con il cardinale Egidio da Viterbo, umanista ed amico. A ragion per cui, Levita soggiorna come ospite per diversi anni, presso la dimora dell’amico. Inoltre, il poeta trasmette le proprie conoscenze al cardinale sulla lingua ebraica, con la trascrizione di manoscritti, per la sua biblioteca.
Consegue la nascita delle opere Sefer ha – Bahur e Concordanza, che Levita dedica all’amico, intorno agli anni Venti, a Roma. Dopo qualche anno, il poeta riceve l’ordine di esilio e torna a Venezia. Durante lo stesso periodo, Levita trova impiego come insegnante di lingua ebraica. Consegue l’opera Safer Tuv Ta’am, un trattato sulle regole del canto liturgico ebraico.
La lingua ebraica e le origini
La lingua yiddish ha una derivazione germanica e comprende le aree orientali e settentrionali. In realtà, le lingue germaniche di uso comune sono: l’inglese, il tedesco, l’olandese, il frisone, l’afrikaans e lo yiddish. La diffusione linguistica avviene a causa delle invasioni barbariche. Ciò nonostante, la cultura ebraica trae le origini antiche dalle popolazioni Aschenaziti, ovvero discendenti di gruppi ebraici del Medioevo, della valle del Reno.
Da qui, la derivazione del nome del territorio franco – tedesco, dove il termine aschenazita ha il significato di germanico. Tuttavia, la lingua yiddish rappresenta il linguaggio principale in uso, anche se rimangono delle terminologie slave, per l’alfabeto ebraico. A fronte di ciò, le lingue liturgiche sono l’ebraico e l’aramaico, con la lingua ebraica presente solo in forma scritta, fino alla nascita dello Stato di Israele.
Le opere
Le opere principali di Levita sono: Bovo – Bukh, Tishibi, Sefer Meturgeman, Shemot Debarim. Inoltre, seguono nella traduzione yiddish, anche: il Pentateuco, il Ketuvim e l’Haftarah. Il poeta tedesco decede a Venezia il 28 gennaio 1549, all’età di ottant’anni.