Le elezioni locali in Israele si sono concluse con risultato contrastanti. Questi risultati non solo evidenziano le differenze politiche tra Tel Aviv e Gerusalemme, ma sottolineano anche la diversità di opinioni e priorità tra gli elettori israeliani. Mentre Tel Aviv sembra preferire la continuazione di una direzione progressista incentrata sullo sviluppo culturale e sociale, Gerusalemme ha mostrato un forte sostegno a politiche più conservatrici incentrate sullo sviluppo urbano e sulla sicurezza.
Risultati contrastanti alle elezioni in Israele
In Israele si sono svolte le elezioni locali e i risultati sono stati molto contrastanti. A Tel Aviv la corsa a sindaco è stata particolarmente serrata. Il sindaco in carica Ron Huldai, rappresentante del partito laburista, è stato rieletto con il 49% dei voti. Huldai, che è sindaco di Tel Aviv dal 1998, ha sconfitto Orna Barbivai, ex membro dell’esercito israeliano. A Gerusalemme, invece, ha vinto Moshe Lion del partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lion ha ottenuto la stragrande maggioranza dei voti, circa l’80%. Lion, ha sconfitto lo sfidante Yossi Havilio, indipendente di appoggio progressista.
I risultati delle altre città
A Beit Shemesh, città nota per la sua popolazione eterogenea che comprende una grande comunità ultraortodossa, i risultati preliminari, mostrano una corsa serrata. Il sindaco in carica, Bloch dell’Alleanza I sionisti religiosi (RZP), guidano con il 38.2% dei voti. Segue Abutbul di Shas con il 31.3% e Greenberg di Degel HaTorah, parte dello United Torah Judaism (UTJ), con il 26.5%. Haifa si dirige invece al secondo turno, poiché l’ex sindaco Yonah Yahav, che è stato sindaco della città tra il 2003 e il 2018, ha raggiunto solo il 36,3%. Affronterà David Etzyoni, che ha ottenuto il 21,9% dei voti. A Elad, un’altra città con una significativa popolazione ultraortodossa, i risulti mostrano mostra che Butbul di Shas si dirige verso la vittoria con il 55% dei voti, contro Porush di Agudath Yisrael, che fa parte dell’UTJ, con il 45% dei voti.
A Netanya, una città costiera nota per il suo vivace mix di culture e comunità, corsa molto serrata tra il sindaco in carica Feierberg del Likud, che ha ottenuto il 51% dei voti, e Salame, con il 49%. A Ashdod, un’altra grande città portuale con una popolazione diversificata, i risultati preliminari mostrano invece che il sindaco in carica Lasri del Likud è in vantaggio con il 45% dei voti. Lo seguono Gelber, rappresentante di una piattaforma laica, con il 15%, Katznelson di Yisrael Beiteinu con il 14.5%, Nacht del Partito di Unità Nazionale (NUP) con il 13.5% e Lahmani con il 7%.
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