Il 31 ottobre 2020 hanno luogo le elezioni in Georgia per il Parlamento secondo le nuove regole adottate nel luglio di quest’anno. 48 partiti e 2 blocchi elettorali si battono per 150 seggi in parlamento. E 130 deputati saranno eletti in proporzione, mentre per 30 seggi i deputati saranno eletti a maggioranza. Per la prima volta, la soglia per i partiti che entrano in parlamento è dell’1% (prima era del 5%), e per i blocchi elettorali. Il Paese è passato a un sistema di governo parlamentare nel 2017.
Le elezioni in Georgia renderanno il paese maggiormente democratico?
La Georgia ha una grande possibilità di ottenere un parlamento multipartitico, che gli esperti, valutano positivamente. La scelta di ridurre la soglia per i partiti nelle elezioni in Georgia è un azione che renderà il paese maggiormente democratico. La scelta dell’elettorato georgiano è molto variegata e di tutti i colori e gusti. Tra i candidati ci sono molti sia giocatori esperti, ad esempio, ex alleati di Dreams o END, sia nuovi arrivati. Nonostante la diversità, la principale lotta politica si svolge non intorno ai programmi elettorali, ma intorno agli individui. Soprattutto alle loro dichiarazioni populiste e al rifiuto di questa o quella forza politica. Molto probabilmente, ci si aspetta un voto di protesta contro Misha o contro Bidzina Ivanishvili o contro entrambi, dice l’esperto della Fondazione Rondeli Kakha Gogoloshvili.
Saakashvili annuncia il suo ritorno dopo le elezioni in Georgia
Alla fine di agosto 2020, il leader della UNM Saakashvili ha annunciato il suo imminente ritorno in Georgia. Nonostante il fatto che sia a capo del Consiglio Nazionale Ucraino delle riforme. Dove è privato della cittadinanza georgiana, con diversi procedimenti penali a suo carico. Per alcuni dei quali è condannato in contumacia, e quindi la prigione lo attende a casa. Tuttavia, il partito END ha dichiarato che Saakashvili diventerà primo ministro se vincerà le elezioni. Dichiarazioni rivolte solo ai leali e radicali per il loro sostegno nella cerchia dei elettori UNM. L’obbiettivo è quello di rafforzare la loro fede e mobilitarli a partecipare alle elezioni. Comunque, non possono contare sul primo posto dell’UNM. A giudicare dai sondaggi, non più del 22% degli intervistati è pronto a votare a favore. Questo eviterà che il partito Sogno Georgiano ottenga la maggioranza e formi da solo il governo senza l’UNM.
L’ascesa de Sogno Georgiano
Il GM raggiunge successo nella lotta alla pandemia e spaventa gli elettori con i nove anni di sanguinoso regime di Saakashvili. Responsabile della violenta dispersione del raduno del 2019 a Tbilisi. Il “sogno” sale al potere nel 2012, vincendo le elezioni parlamentari. Il GM era un blocco eclettico di sei partiti in direzioni opposte, uniti dall’antipatia per l’allora presidente Saakashvili. Il GM consolida il potere sia a livello nazionale che regionale. Sopravvissuto a grandi crisi politiche viene abbandonato dai partiti alleati. Le autorità accusate di esercitare pressioni sui media dell’opposizione. Obbiettivi tipo il miglioramento dell’economia o la situazione sociale dei cittadini rimangono un sogno. La stagnazione in molti settori della vita in Georgia è un punto a sfavore per il Sogno Georgiano. Nonostante tutto, il Sogno ha riformato la politica estera e ha firmato un accordo di associazione con l’Unione Europea nel 2014.
La gestione del COVID ha ulteriormente aiutato il Sogno Georgiano nelle preferenze
Gli esperti notano che il coronavirus ha aiutato il partito al potere. Durante la prima ondata della pandemia ha dimostrato di essere in grado di gestire efficacemente la crisi. E’ stato in grado di mantenere il controllo della situazione epidemiologica, oltre che di ottenere il sostegno della popolazione. Così, secondo il sondaggio sociale dell’IRI, nel novembre 2019, il Sogno Georgiano potrebbe ottenere il 23% alle elezioni, e nell’agosto 2020 – già il 33%. Ma la seconda ondata si è rivelata più grave: il numero di persone infette sta crescendo rapidamente, e la mortalità da COVID-19 è più alta. La pandemia ha già complicato la campagna elettorale in Georgia, e diversi leader di partito hanno preso il virus e hanno dovuto mettersi in quarantena. Corneli Kakachiya è sicuro che se le elezioni si fossero tenute, per esempio, nella primavera del 2021, il Sogno Georgiano avrebbe avuto molte meno possibilità.
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