Alle elezioni presidenziali in Finlandia vince al primo turno l’ex primo ministro Alexander Stubb. Stubb dovrà affrontare al ballottaggio l’ex ministro degli Esteri Pekka Haavisto. Le elezioni arrivano in un momento significativo per la Finlandia, che vede deteriorare le relazioni con la Russia ed è entrata a far parte della NATO.
Elezioni Finlandia: vince l’ex primo ministro Stubb
Alle elezioni presidenziali in Finlandia si andrà al ballottaggio. Nessuno dei candidati è infatti riuscito a ottenere più del 50% dei voti al primo turno. L’ex primo ministro di centrodestra Alexander Stubb ha vinto il primo turno con il 27,1% dei voti. Stubb dovrà affrontare al ballottaggio l’ex ministro degli Esteri Pekka Haavisto, che ha ottenuto il 25,8% dei voti. Parlando dopo la pubblicazione dei risultati, Stubb si è detto grato e onorato per il risultato. Anche l’ex ministro degli Esteri Pekka Haavisto ha espresso entusiasmo per la sua prestazione nel voto. “Questo è uno splendido risultato del primo turno e un grande divario rispetto a quelli dietro di noi”, ha detto Haavisto.
Sebbene i poteri del presidente siano limitati, in Finlandia il presidente ha tuttavia un ruolo importante per gli affari esteri e difesa ed è la voce del paese alle riunioni della NATO. Inoltre, agisce come Capo supremo delle Forze Armate finlandesi, avendo l’ultima parola sui cambiamenti significativi nella difesa nazionale. Questa figura presidenziale ha il potere di nominare e rimuovere ministri, alcuni funzionari di alto rango e giudici della Corte Suprema. Su richiesta del primo ministro, il presidente può indire elezioni parlamentari anticipate se lo ritiene necessario.
I candidati presidenziali
I candidati alle presidenziali erano nove. I quattro candidati più importanti erano:
Alexander Stubb: noto per la sua visione europeista e le sue competenze multilingue, Stubb ha ricoperto incarichi di primo ministro e ministro degli Esteri, oltre ad essere stato membro del Parlamento europeo. Dopo aver lasciato la politica finlandese nel 2017 per entrare nella Banca Europea per gli Investimenti e poi nell’Istituto Universitario Europeo di Firenze, è tornato a competere in queste elezioni.
Pekka Haavisto: politico verde-liberale e membro della Lega Verde. È stato anche diplomatico presso le Nazioni Unite, ha già gareggiato per la presidenza nel 2012 e nel 2018, arrivando secondo in entrambe le occasioni. Haavisto, ministro degli Esteri fino al 2023, potrebbe diventare il primo presidente finlandese apertamente gay.
Jussi Halla-aho: Ex leader del partito finlandese e attuale presidente del parlamento, Halla-aho è un forte critico dell’Unione europea e delle politiche di immigrazione. Sanzionato dalla Corte Suprema per commenti razzisti nel 2012, è una figura controversa, ma con crescente popolarità, soprattutto tra i giovani.
Olli Rehn: è governatore della Banca di Finlandia e membro in congedo del Consiglio direttivo della BCE. Rappresentante del partito di centro e con esperienza come commissario economico dell’UE
Le elezioni arrivano in un momento significativo per la Finlandia. Le relazioni di Helsinki con la Russia si sono deteriorate da quando Mosca ha lanciato l’invasione dell’Ucraina. In risposta, la Finlandia è entrata nella NATO e chiuso le provvisoriamente le frontiere con la Russia. Tutti e nove i candidati hanno promesso che, se eletti, assumeranno una posizione dura nei confronti della Russia.
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