mercoledì, Luglio 3, 2024

Elezioni Corea del Sud: duello tra DPK e PPP

Il 10 aprile si terranno le elezioni generali in Corea del Sud. Questioni che vanno dalla ripresa economica, alla disoccupazione, ai diritti di genere e delle minoranze e agli affari esteri sono in cima alle preoccupazioni di molti elettori.

Attese le elezioni Corea del Sud

I sudcoreani si recheranno alle urne per le elezioni generali il 10 aprile. In palio ci sono tutti i 300 seggi dell’Assemblea nazionale. I principali partiti politici che si sfideranno alle elezioni sono: il Partito Democratico Coreano (DPK) che attualmente controlla l’Assemblea Nazionale e il People Power Party (PPP). Secondo gli analisti, la società in rapido cambiamento della Corea del Sud sta rimodellando le preferenze politiche dei cittadini e le tradizionali divisioni politiche non determinano più i risultati elettorali. Tradizionalmente la politica sudcoreana si divide nella maggioranza conservatore nella parte est del Paese, mentre l’ovest vede un maggiore percentuale di progressisti.

Sebbene questi modelli siano ancora palpabili, nuovi scismi sociali in una società sostanzialmente omogenea stanno diventando sempre più evidenti, soprattutto in termini di età e genere. I dati più recenti dei sondaggi suggeriscono che i conservatori mantengono una roccaforte sulla coorte più anziana, ma gli elettori progressisti sono diventati più distribuiti in tutte le fasce d’età. Queste elezioni potrebbero essere caratterizzate da diversi fattori. In primo luogo, i coreani attualmente classificano il loro panorama politico come una scelta tra il minore dei due mali. Questioni che vanno dalla ripresa economica, alla disoccupazione, ai diritti di genere e delle minoranze e agli affari esteri sono in cima alle preoccupazioni di molti elettori.

I problemi del governo

Le elezioni saranno anche segnate dal recente sciopero dei medici in un paese con una carenza di accesso medico in una società che invecchia rapidamente, nonostante un alto livello di competenza medica tra la popolazione. I medici hanno protestato contro i piani del presidente Yoon Suk-yeol di reclutare più studenti per le scuole di medicina al fine di aumentare lo scarso rapporto medici-popolazione del paese. I medici sostengono che l’aumento degli studenti sovraccaricherebbe le università, minando così i futuri servizi medici. Gli scioperi hanno portato alla cancellazione di interventi chirurgici e ad altri problemi per i pazienti. 

Inoltre, le elezioni  saranno probabilmente anche influenzante dagli scandali della First Lady Kim Keon-hee, comprese accuse di coinvolgimento nella manipolazione di azioni e di falsificazione del suo curriculum nelle domande di lavoro. È stata paragonata a Maria Antonietta per aver ricevuto regali di lusso, che violano la legge coreana che vieta ai coniugi di funzionari pubblici di donare regali di valore superiore a 750 dollari.

Il voto anticipato

Molti sudcoreani, incluso il presidente Yoon, hanno votato nel primo dei due giorni di votazioni anticipate. Secondo la Commissione elettorale nazionale, più di 3,5 milioni di persone, ovvero circa l’8% degli aventi diritto, hanno già votato. Si tratta dell’affluenza più alta da quando è stata introdotta la votazione anticipata nel 2013.

I sondaggi hanno mostrato che le elezioni del 10 aprile saranno molto equilibrate, con il People Power Party (PPP) di Yoon che cercherà di ottenere la maggioranza nell’assemblea da 300 seggi. Il principale partito d’opposizione, il Partito Democratico (DP), detiene attualmente una maggioranza di 167 seggi, il che gli consente di approvare diversi progetti di legge, tra cui una legge sull’assistenza infermieristica che Yoon e il suo partito hanno respinto.


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