Alle elezioni comunali in Finlandia il Partito Socialdemocratico (SDP) ottiene una sorprendente vittoria. I conservatori Kokoomus (KOK) perdono la leadership in diverse città chiave. L’estrema destra (PS) e i Verdi (VIHR) perdono terreno. Questo nuovo equilibrio riflette una tendenza verso un centro-sinistra moderato.
Elezioni comunali Finlandia: vince l’SPD
Alle elezioni comunali i finlandesi optano per un cambiamento elettorale. Il Partito Socialdemocratico (SDP) non solo ha migliorato i suoi risultati nazionali, ma ha anche vinto in diverse grandi città, soppiantando i tradizionali leader locali: i conservatori Kokoomus (KOK) e il Partito di Centro (KESK). L’SDP, guidato a livello nazionale da Antti Lindtman, ha registrato una serata di successo inaspettato: a Helsinki, a Tampere, a Vantaa e a Turku. Il Partito della Coalizione Nazionale (KOK) è riuscuto a resistere all’SPD solo a Espoo.
I risultati segnano una ripresa urbana dell’SPD, alimentata da un voto giovane, urbano e moderato, che sembra essersi allontanato sia dalla destra tradizionale sia dai discorsi più identitari. Il risultato mostra anche che il KOK ha avuto un calo sui grandi comuni, nonostante mantenga ancora un solido livello di sostegno nelle periferie ricche e tra gli elettori più anziani.
Le elezioni hanno anche mostrato il crollo dell’estrema destra. Il Partito dei Finlandesi (PS) la principale forza di estrema destra del Paese, ha subito un forte calo nelle principali città. Questi risultati dimostrano i limiti del discorso populista a livello municipale, dove le questioni dell’immigrazione e della cultura nazionale hanno meno peso rispetto a quelle dell’edilizia abitativa, dei trasporti o della sostenibilità. Anche i Verdi (VIHR) hanno perso sostegno. Sebbene rimangano la terza o quarta forza più grande, i loro risultati riflettono una stagnazione dopo anni di crescita costante.
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