giovedì, Aprile 17, 2025

Edith Stein e il problema dell’empatia

La filosofa tedesca Edith Stein pone il problema dell’empatia attraverso la discussione della sua tesi, intitolata proprio “Il problema dell’empatia”, descrivendo l’empatia come una reciprocità necessaria per cogliere il sentire di chi è diverso da se stesso.

Vita e opere

Edith Stein, ebrea di razza e di fede, pone il problema dell’empatia. E’ discepola e assistente devota di Edmund Husserl. Tuttavia, ad un certo punto se ne distacca, pur rimanendo una grande fenomenologa.

Dall’infanzia all’incontro con Husserl

Nella “Storia di una famiglia ebraica”, autobiografica, parla di sé, della sua famiglia, dei suoi rapporti con i parenti. Da quando inizia a frequentare la scuola, parla dei suoi rapporti con i professori i colleghi. A due anni perde il padre. La famiglia di sette figli si trova in ristrettezze. Ma la madre riesce a tenere testa al compito oneroso di lavorare e crescere i figli. Nel 1910, studia germanistica e per quattro semestri studia all’Università di Breslavia, dove è nata, e dove legge le “Ricerche logiche” di Husserl. Lentamente, inizia a comprendere di non sentire più di condividere la religione della madre ebraica, che sembrava non incidere nella vita, che fosse formalista. Nel 1913 si dichiara atea. Fa di tutto per uscire dal suo ambiente e poter spaziare.

L’incontro con Husserl

Chiede di andare a Gottinga per Husserl, per frequentare l’università dove egli insegnava. Passa il tempo e entra a far parte del Circolo di Gottinga, un circolo fenomenologico, che si era formato attorno al filosofo. L’assistente del filosofo viene a sapere che lei aveva letto tutte le “Ricerche logiche”. Ne rimane impressionato, lo fa presente a Husserl. Nel 1913 si tiene una conferenza alla scuola di Husserl sul tema di Scheler dell’opera “Il formalismo in etica e l’etica materiale dei valori”, dove si spostava dalla sfera logica alla sfera del sentire puro. L’anno dopo lo stesso Scheler viene chiamato a discutere una conferenza sulla santità, e lei rimase sconvolta. In seguito, i suoi amici del circolo di Gottinga vanno in guerra. Anche lei vuole dare il suo contributo, per cui chiede di prestare il suo servizio come crocerossina nel settore delle malattie infettive, dove ha mostrato la fortezza del suo carattere e contegno, tanto da fare una denuncia della condotta poco retta dei suoi colleghi. Nel 1915 sostiene l’esame di stato e l’anno dopo discute la tesi con Husserl sul problema dell’empatia.

Intanto, Husserl si trasferisce a Friburgo e lei riceve l’invito di essere sua assistente. Accetta, ma solo per un anno. Infatti, i manoscritti del filosofo erano stenografati e molto in piccolo, e faceva difficoltà.

La conversione

Si allontana e, dal 1919, inizia a frequentare i suoi colleghi del Circolo di Gottinga: i coniugi Marzius, i quali la lasciarono sola nella loro casa per una sera. Guarda la biblioteca e legge tutto d’un fiato il libro di Santa Teresa, affermando che quella scritta là era la verità. Questo rappresenta l’episodio decisivo per la sua conversione. Un altro giorno entra in una chiesa cattolica, senza interessi religiosi. Rimane impressionata per il fatto che una persona vi è entrata mettendosi in dialogo con Dio, cosa che nella sua religione non accadeva se non nelle ore di preghiere liturgiche. L’indomani compra un libro del catechismo. Solo quando è sicura di averlo imparato va a messa e chiede al parroco di essere battezzata. Dunque, la sua conversione non avviene improvvisamente.

Lascia Friburgo ed entra in contatto con il gruppo di cattolici e un padre benedettino. Dal 1923 al 1931 insegna a Spira presso l’Istituto Santa Maddalena, dove entra in contatto con delle ragazze che vengono illuminate da lei. Sotto il consiglio del padre benedettino, inizia a leggere San Tommaso d’Aquino, cercando di tradurlo e non era un compito semplice per la presenza dei termini tipici della mentalità medioevale. La Stein non ha più la possibilità di ottemperare l’insegnamento, così si licenzia e torna a Breslavia.

Da Breslavia ad Auschwitz

A Breslavia, trova la madre glaciale perché considera la conversione della figlia come un tradimento. Nel 1929 cade il settantesimo compleanno di Husserl e anche se si è dimessa, vuole farvi un omaggio scrivendo l’articolo “La fenomenologia di Husserl e la filosofia di San Tommaso”. Qualche anno dopo accetta di insegnare nell’Istituto Pedagogico di Mussel, in Germania, ma solo per un anno. Infatti, viene licenziata perché non ariana, cioè non seguiva la religione di Hitler. Allora chiedeva di continuo di entrare in clausura al Carmelo, ma il padre benedettino suo amico le consigliava di non farlo. Infatti, lei faceva del bene nella società contemporanea. Inoltre, anche per non dare ancora un dispiacere alla madre. Comunque, vistosi allo sbando, richiede di poter entrare nel Carmelo. Riesce nel 1933 a Colonia. L’anno dopo si tiene la vestizione alla presenza anche di Husserl e prende il nome di Teresa Benedetta della Croce.

Il 2 marzo 1939 chiede il permesso di offrirsi a Dio per la vera pace. Ma le è negato. Quando Hitler inizia a massacrare le persone che stavano nelle sinagoghe e a fare stragi, la mandano in Olanda. Lì deve portare avanti un’opera chiamata “Atto e potenza” già iniziata a Spira. Riceve il divieto di pubblicazione, per cui è postuma, del 1951, col titolo “Essere finito e essere eterno”. In Olanda arriva presto la persecuzione dei nazisti perché dal pulpito un sacerdote aveva fatto presente che il regime ha vietato di partecipare al culto. Nel frattempo, muore la madre.

La sorella più grande, Rosa, si reca in Olanda per seguire le orme della sorella. Non sentendosi più al sicuro, chiedono di essere trasferite in Svizzera, ma non hanno il visto così vengono arrestate, probabilmente per essere portate ad Auschwitz. E in una camera a gas finisce i suoi giorni il 9 agosto del 1942. Nel 1987 è beatificata come martire del nostro secolo, mentre nel 1998 è canonizzata.

Il problema dell’empatia in Edith Stein (Empatia=Einfühlung)

La Stein nota che Husserl parlava dell’empatia nelle sue lezioni. Ma non ne dava definizione. Intanto, l’empatia è il sentimento particolare con cui l’Io percepisce, condividendola, la realtà dell’altro.

Nella sua tesi di dottorato parla, appunto, dell’empatia.

Per Husserl, l’empatia è funzionale alla costituzione dell’Io uomo. Per Stein, l’empatia è un atto di conoscenza sui generis, cioè tutta speciale, di cui individua tre gradi:

  • il vissuto altrui emerge improvvisamente davanti a me;
  • sono coinvolto nello stato d’animo dell’altro;
  • il vissuto viene oggettivato; mi ritorna innanzi come oggetto con relativo alla mia coscienza.

È nel secondo grado che l’empatia si consuma nella sua pienezza.

L’empatia per Edith Stein

La Stein arriva a definire l’empatia come unico processo conoscitivo in grado di far cogliere l’intersoggettività. Edith Stein pone il problema dell’empatia perché acquisisce la consapevolezza dell’incontro tra persone. Dietro ci sono pensieri, volontà, coscienza e comunicare. Ella pone il ‘rendersi conto’, che vuol dire osservare e accorgersi che esiste una sequenza in un’altra persona che porta a considerare un punto di incontro tra le due persone, ‘tra me e l’altro’. E che l’essere è una struttura relazionale nel momento in cui l’altro propone il suo vissuto.

Per la Stein empatia non è immedesimazione con l’altro. Infatti, nell’empatia non c’è un noi, ma due che si mantengono distinti. Rappresenta un’acquisizione emotiva della realtà e del sentire altrui. Così empatia significa viversi in relazione.

Pone l’empatia come la capacità di capire l’altro e le sue emozioni, il suo valore e il riconoscimento di sé e dell’altro. Consiste proprio nel cogliere l’esperienza vissuta dall’altro. Afferma che l’atto empatico permette di riconoscere meglio se stessi e il mondo circostante.

https://www.periodicodaily.com/le-filosofe-della-memoria/

https://www.periodicodaily.com/teologia-etica-e-conoscenza-in-tommaso-d-aquino/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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