L’economia degli USA sembra avvicinarsi a un picco di crescita, cosa che potrebbe apportare un enorme contributo alla ripresa economica nella progressiva ripresa dalla pandemia. È tuttavia possibile che le azioni statunitensi siano soggette a correzioni eventuali, diventando quindi più vulnerabile. Secondo il Senior Investment Strategist di Allianz Global Investors Stefan Rondorf, da tenere d’occhio anche Cina, Eurozona e Giappone.
L’economia USA è vicina al picco di crescita?
L’economia degli USA si sta avvicinando a un picco di crescita e utili, rimarcando così il suo ruolo di motore della ripresa globale nel corso della lenta uscita dall’emergenza pandemica. Le stime di rialzo di quest’anno hanno subito un aumento pari all’1,5%. Le stime di inizio hanno erano infatti del 4%, mentre ora del 6,5%. Per quanto riguarda invece le trimestrali, le società quotate S&P 500 hanno complessivamente mostrato ottimi risultati per il periodo gennaio-marzo. Rimane tuttavia la possibilità di eventuali correzioni. Il Senior Investment Strategist di Allianz Global Investors Stefan Rondorf ha infatti spiegato che i mercati mostrano infatti possibili pause di questo rialzo del trend ne corso della maggiore espansione economica.
Il confronto con Cina e UE
Rondorf ha confrontato la situazione che si sta verificando negli Stati Uniti con quella di altre potenze economiche a livello globale. Per quanto riguarda l’Eurolandia, il settore terziario è appena entrato in una fase di ripresa dal periodo più buoi della situazione sanitaria. Si delinea comunque una ripresa di alcune attività a ritmo piuttosto sostenuto, come il comparto manifatturiero in Germania. Altra potenza presa in esame è la Cina, che tuttavia pare abbia già superato il suo picco di crescita. Questo si deve perlopiù al fatto che la Cina è un Paese in una fase più avanzata della lotta al coronavirus che in altre parti del mondo.
Cosa sarà decisivo per la ripresa?
Secondo l’esperto di Allianz, i dati economici di inizio giugno saranno determinanti al fine di comprendere i meccanismi della ripresa globale nel corso dei prossimi mesi. Per quanto riguarda l’economia USA, il mercato del lavoro di maggio e l’inflazione, specie in termini di retribuzioni orarie, sarà parte integrante di ciò che permetterà di capire il suolo di questa potenza mondiale nell’ambito della ripresa post-pandemia. A differenza degli USA, l’Unione Europea dovrà prestare attenzione soprattutto alle stime flash dell’indice dei prezzi al consumo. Per l’Asia, invece, si punta ai dati preliminari relativi alle vendite al dettaglio e alla produzione industriale in Giappone. Insomma, ci sono buone prospettive per una ripresa economica pressoché confermata. Tuttavia, Rondorf ricorda che le azioni statunitensi, essendo vicino al picco, potrebbero essere più soggetti a correzioni.
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