Giungono buone notizie per i partiti italiani dal Due per Mille, la nuova modalità di finanziamento pubblico. Con questo sistema, infatti, i cittadini possono scegliere se destinare una quota (proprio il Due per Mille) dell’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) alle principali forze politiche del nostro Paese. I dati registrati nel 2019 mettono in evidenza come i versamenti siano aumentati, sottolineando che ne hanno beneficiato soprattutto il Partito Democratico e la Lega, incamerando rispettivamente 8 milioni e 3 milioni di euro.
Non bisogna sottovalutare il risultato di Fratelli d’Italia che, dopo aver messo a segno dei riscontri positivi dai sondaggi elettorali, ha abbattuto il muro di 1 milione di incassi. Invece il Movimento Cinque Stelle non rientra in questi calcoli, poiché non ha mai dato il proprio assenso ad essere inserito tra i partiti beneficiari di questa misura.
Sondaggi politici Ixè: il 2020 inizia bene per Fratelli d’Italia, Lega sotto il 30%
Guardando al computo generale, dall’ultima rilevazione è emerso un incremento dei pagamenti concessi dai contribuenti ai vari partiti rispetto al netto calo verificatosi nel 2018: difatti si è passati dai precedenti 14 milioni agli attuali 18 milioni di euro. Inoltre, durante l’anno appena terminato, gli italiani hanno avuto a disposizione una lista ridotta di movimenti politici tra i quali scegliere di destinare la propria quota IRPEF: ad esempio, sono usciti dall’elenco Democrazia Solidale ed Energie per l’Italia, mentre tra le new-entry spicca +Europa che è addirittura riuscita ad incamerare 809mila euro.

Il Due per Mille del 2019 ha sorriso in particolare al Partito Democratico. Quest’ultimo, infatti, reduce da una perdita di circa 1 milione di euro dai nuovi finanziamenti, è riuscito a risalire la china, convincendo il proprio elettorato a versargli un totale di 8,4 milioni. Si tratta di una somma che potrà tornare utile alle casse dei Dem, alle prese con una situazione finanziaria tutt’altro che rassicurante e soprattutto con diversi dipendenti in Cassa Integrazione Straordinaria. Tuttavia, c’è un aspetto poco rassicurante per Zingaretti e i suoi collaboratori: è diminuito del 2,5% il numero dei cittadini che hanno deciso di indicare il PD come destinatario delle proprie quote contributive. L’incremento della somma, infatti, è legato ai redditi più alti di cui dispongono coloro che hanno voluto dare un appoggio economico agli alleati di governo del Movimento Cinque Stelle.
Lega e Fratelli d’Italia: il Due per Mille premia i partiti del centrodestra
Solo risvolti positivi ci sono per quanto concerne i dati del Due per Mille in riferimento alla Lega: il partito di Matteo Salvini, non solo è in seconda posizione tra i principali beneficiari, ma mette a segno anche un sensibile aumento di sottoscrittori dal 17,18% al 20,21%, e allo stesso tempo va ad incassare 3 milioni di euro, dunque una cifra superiore rispetto ai precedenti 2 milioni. L’unico rovescio della medaglia si può riscontrare nella Lega Nord per l’indipendenza della Padania che ha accusato una perdita di introiti pari a 230mila euro, anche se quest’ultima non va di certo ad inficiare la somma totale di entrate del Carroccio.

Il nuovo finanziamento pubblico ai partiti fa sorridere un’altra realtà politica di centrodestra. Si tratta di Fratelli d’Italia che, tenendo conto delle scelte effettuate dai contribuenti con la dichiarazione dei redditi del 2019, hanno optato nel 7% dei casi per il partito guidato da Giorgia Meloni che ha ottenuto introiti di circa 1 milione e 400mila euro, con un guadagno di circa 400mila euro rispetto allo scorso anno. Forza Italia invece non fa registrare cambiamenti degni di rilievo, con una piccola perdita che sfiora i 15mila euro.
Il quotidiano Il Sole 24 Ore si è soffermato su un altro dato alquanto particolare. Siccome i fondi potenziali che potrebbero andare ai partiti italiani ammontano a circa 45,5 milioni, stando al computo generale del Due per Mille versato dagli italiani, ci sono ben 27,5 milioni di euro inoptati (ovvero non utilizzati) che vanno direttamente nelle casse dello Stato. Questo riscontro è piuttosto singolare se si considera che dal 2018 al 2019 si è passati da una percentuale del 2,64% ad una del 3,3% dei contribuenti che hanno aderito al Due per Mille.