Un uomo e una donna sono sospettati per aver invaso lo spazio aereo nei giorni passati, con l’uso sconsiderato di droni.
Dopo l’avvistamento dei droni, Gatwick, il secondo aereoporto più grande e trafficato di Londra, è rimasto chiuso per due giorni circa.
140.000 passeggeri rimasti a terra e, disagi a non finire anche negli altri aereoporti per sopperire alla chiusura di Gatwick.

aeroporto di Heathrow nella giornata di ieri
Più di 1.000 voli sono stati cancellati o deviati durante le 36 ore di interruzione; l’effetto continua a farsi sentire.
In ogni caso, la polizia del Sussex continua ad indagare su “l’uso criminale di droni” e ha allertato gli abitanti vicini per la segnalazione di ogni avvistamento.
Dopo tutto il caos, l’aeroporto ha dichiarato che oggi, la programmazione dei voli non sarà disattesa. Ne sono previsti 757 con un trasporto di 124.484 passeggeri.
La pericolosità dei droni negli spazi aerei
In UK, nel mese di luglio dell’anno corrente, è divenuto illegale l’uso di un drone entro 1 km dagli aereoporti. Per di più, illegale è anche farli volare oltre i 120 m in altezza.
Lo scenario che si prospetta nello scontro con un aereo, non è propriamente innocuo. Difatti, se la probabilità di uno scontro è minima, un drone del peso di 2 kg potrebbe rompere il parabrezza oppure entrare in una turbina.
Secondo un rapporto stilato in GB, nel 2017 ci sono stati 92 casi di aerei e droni in prossimità della collisione.