venerdì, Aprile 18, 2025

Draghi in Israele: prosegue il viaggio di due giorni del primo ministro

Prosegue la visita di due giorni di Mario Draghi in Israele, al termine della quale di recherà a Ramallah, in Cisgiordania. Atteso per oggi l’incontro bilaterale con il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Il presidente del Consiglio ha già visitato il Tempio italiano di Gerusalemme, dove ha tenuto un discorso.

Qual è il programma di Draghi in Israele?

Continua oggi la visita del primo ministro Mario Draghi in Israele e Palestina. Successivamente a queste due giornate, il presidente del Consiglio si recherà a Ramallah, in Cisgiordania. Qui incontrerà Mohammad Shtayyeh, il primo ministro palestinese. Per oggi si prevede una visita al memoriale dell’olocausto Yad Vashem di Gerusalemme. Qui, in occasione della visita, Draghi avrà modo di incontrare il presidente del memoriale Dani Dayan. A seguito, Draghi incontrerà il suo omologo israeliano, il primo ministro Naftali Bennett, con il quale terrà un colloquio bilaterale. Si attende una conferenza stampa per la fine del colloquio.

Già incontrato il ministro degli Esteri Yair Lapid

Il primo ministro italiano ha già incontrato il presidente della Repubblica Isaac Herzog al palazzo presidenziale, si è recato al Tempio italiano di Gerusalemme, ha visitato il Museo di arte ebraica “Umberto Nahon” e la Sinagoga italiana. Inoltre, si è tenuto un incontro alla Knessett, il parlamento israeliano, con il ministro degli Esteri Yair Lapid. Scopo dell’incontro è stato un colloquio sul rafforzamento dei legami fra i due Paesi, ma anche la situazione geopolitica con al centro la guerra in Ucraina e ulteriori cooperazioni. Nelle ultime ore anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è giunta in Israele.

Il discorso al Tempio italiano di Gerusalemme

Presso il Tempio italiano di Gerusalemme, Draghi ha tenuto un discorso. “Il Tempio continua ad essere – come voi – un pezzo d’Italia in Israele”, ha detto. Ha anche sottolineato che in momenti di crisi e incertezze come quello attuale “è ancora più importante opporsi con fermezza all’uso politico dell’odio”. “Da sessant’anni, questo Tempio rappresenta un punto di riferimento religioso, culturale e sociale per gli italiani in Israele”, ha affermato. E parlando della storia della comunità ebraica italiana in Israele: “Lo sviluppo della comunità italiana è direttamente legato ai terribili fatti del Ventennio in particolare all’introduzione delle leggi razziali nel 1938. Le enormi colpe del nazifascismo e gli orrori della guerra non hanno diminuito l’importanza della diaspora ebraica in Italia – che ancora oggi è ricca di energia, spirito, tradizione”.

Draghi ha poi proseguito affermando che “i legami tra le nostre comunità si sono rafforzati, in ogni campo”. Ha fatto riferimento al campo della ricerca, dell’economia, della cultura, del cinema, della letteratura, dell’architettura e del design. Ha poi sottolineato che “le istituzioni e la società civile italiana italiane sono da tanti anni attivi nella lotta all’antisemitismo, in ambito nazionale e internazionale”. “Il governo è impegnato a rafforzare la memoria della Shoah e a contrastare le discriminazioni di ogni tipo contro gli ebrei”, ha dichiarato Draghi.


Leggi anche: Draghi-Putin: colloquio telefonico sulla crisi ucraina e relazioni bilaterali

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