sabato, Aprile 19, 2025

Dopo l’omicidio di Samuel Paty la Francia ha reagito

Settimana scorsa, Samuel Paty, un insegnante francese, è stato decapitato dopo aver fatto vedere ai suoi alunni delle immagini satiriche di Maometto. L’assassino è stato identificato poco dopo, ma il governo ha deciso di reagire. Macron ha fatto fare una serie di perquisizioni, ha chiuso una moschea e ha espulso centinaia di persone.

Che cosa è successo a Samuel Paty?

Paty è morto il 16 ottobre nella periferia nord id Parigi. L’insegnante è stato assassinato da un ragazzo di 18 anni di origine cecena. L’assassino, Abdoullakh Anzorov, aveva saputo tramite i social del gesto dell’insegnante, il quale aveva mostrato delle vignette satiriche di Maometto durante una lezione sulla libertà d’espressione. Anzorov ha cercato a scuola il professore, dopo aver scoperto dove si trovava lo ha decapitato e ha messo la foto su Facebook. Poco dopo, è stato ucciso dalla polizia.

La reazione della Francia

All’inizio di questa settimana, il governo francese ha iniziato a compiere diverse azioni contro l’Islam radicale. Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, ha annunciato l’ispezione di 51 associazioni, tra queste ci sono anche alcune scuole e moschee. Le autorità hanno aperto delle indagini su 80 persone che avevano espresso sostegno alla decapitazione di Paty. Darmanin ha dichiarato: “Dobbiamo smettere di essere naïf, non c’è riconciliazione con l’Islam radicale“. Ha poi annunciato l’espulsione di 100 persone dalla doppia cittadinanza.

Il governo ha chiuso una moschea

Il ministro ha inoltre fatto chiudere una moschea. Sulla pagina Facebook di questa infatti, il 9 ottobre erano girati diversi contenuti che condannavano Paty e i suoi gesti denigratori nei confronti di Maometto. Appena hanno scoperto della decapitazione hanno tolto qualsiasi contenuto. Il direttore della moschea si è detto dispiaciuto per aver condiviso quei contenuti, ha addirittura detto di rimpiangere le sue azioni. Tuttavia, ha sottolineato che quei post non volevano incitare alla violenza contro Paty.

Samuel Paty e la chiusura di un’associazione palestinese

Martedì, Macron ha annunciato lo scioglimento di Cheikh Yassine. L’associazione è infatti accusata di essere vicino ad Hamas, un gruppo radicale palestinese. Il leader francese ha inoltre detto che l’associazione è implicata direttamente nell’omicidio dell’insegnante. Macron ha anche annunciato che nei prossimi giorni altre associazioni simili potrebbero chiudere, essere sciolte o essere messe sotto osservazione. Tra queste si pensa che faranno parte il Collettivo contro l’islamofobia in Francia (CCIF) e BarakaCity, una no profit islamica.

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