È il 19 marzo del 1994 quando don Peppe Diana viene ucciso nella sua chiesa a Casal di Principe (Caserta), mentre si accinge a celebrare la messa. Viene freddato con 5 colpi. Vanno tutti a segno. Il sacerdote muore all’istante. Ad ucciderlo, la camorra casalese, contro cui aveva dedicato il suo impegno civile e religioso.
Il documento Per Amore Del Mio Popolo
Celebre il documento “Per Amore del mio popolo”, scritto da don “Peppe” Diana nel 1991, insieme ai sacerdoti della Forania di Casal di Principe e diffuso nelle chiese della cittadina campana. Un documento di denuncia nei confronti della camorra, un appello a non tacere e a pretendere un cambiamento.
“Non tacerò”. La storia di Don Peppe Diana
Don Peppe: vivere e esserci per rendere il mondo il migliore tra i mondi
Chi era don Peppe Diana?
Giuseppe Diana nasce nel 1958 a Casal di Principe. A 10 anni entra in seminario dove frequenta la scuola media e il liceo classico. Seguono gli studi in filosofia e in teologia.
Nel 1982 è ordinato sacerdote e nel 1989 diventa parroco della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe. Guida spirituale, insegnante, capo scout, testimone d’impegno civile, don Peppe Diana è diventato uno dei simboli della lotta alla camorra. Una figura che ricorda quella di Don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso a Palermo nel 1993 dalla mafia.