Ieri è stata domenica delle Palme (la domenica di Passione di Gesù) e Sabaudia l’ha festeggiata in modo allegro e innovativo per la città che, per quanto ricordi, non ha mai osato tanto: è stato messo un grosso coniglio in cartapesta all’entrata principale della città collocandolo sulla rotatoria (via Litoranea/Migliara 54) che, a dire di alcuni sabaudiesi, si contrappone alla splendida veduta sulla torre del comune che si intravede dalla strada del parco (Migliara 54), mentre adesso si intravede il conoglione.
Ma di solito la simbologia pasquale viene richiamata da colombe, agnelli, o uova; il voler usare il coniglio come simbolo pasquale è certamente un’azione da ice-breker, e induce al sorriso i bambini, che forse immaginano Sabaudia come un parco giochi alla Max Banny.
Certo, non si riesce ad accontentare tutti, ma Sabaudia non è ancora la città dei giochi per i bimbelli (c) che si vorrebbe e che in alcuni post si indica come desiderio comune: “…l’idea di un parco con personaggi dei cartoni in cartapesta intorno al parco giochi ai giardini potrebbe essere un attrazione per i bambini” (virgolettato tratto da un post pubblico), e forse quel coniglione induce suggestioni che non corrispondono alla attuale realtà comunale.
Tra l’altro ci sono ancora discariche abusive che non fanno immaginare un parco giochi per i bimbelli (c).
Tra le quali quella in via dei Sandalari dove insistono le scuole elementari.
Una segnalazione di tale degrado fu fatta sul gruppo SABAUDIA + POLEMICA il 27 gennaio 2018, riproposta il 28 febbraio, e solo da pochi giorni sembra aver trovato soddisfazione.
Mentre nella piazza del comune e difronte all’ingresso del museo Emilio Greco c’erano molte bancarelle, sempre belli ed affascinanti, “negozi ambulanti”, di chi da anni, e alcuni da qualche anno, viene nella città di Sabaudia convinti di fare affari promuovendo il loro artigianato.
Ma sembra che il malcontento la faccia da padrone tra alcuni fedeli convinti dell’iniziativa. Le signore Assunta, Dilva, e Libera che lamentato soprattutto una logistica non curata in termini di favoreggiamento degli avventori.
Secondo le signore il comune avrebbe fatto meglio riunire le quattro categorie di mercatini in una sola zona.
La risposta che è stata data alla signora Assunta Casagrande dall’assessora Marangoni sarebbe: “il mercatino è stato organizzato da tre differenti organizzatori con conseguenti denominazioni diverse, non potevano essere riuniti in un unica zona.”,
ma la signora Assunta mi parla pure della poca affluenza di avventori.
Secondo la signora la poca affluenza è dovuta alla poca informazione sulla realizzazione di questi mercatini; alla non chiara tipologia di mercatini riuniti; e dal fatto che in un mese sono stati fatti 10 mercatini con la stessa tipologia di merce: “la gente si è assuefatta quindi non viene, e, se viene compra poco.”
Tutte e tre queste signore ritegno che il signor. Alfonso Gramegna, uno dei tre organizzatori, avrebbe potuto fare meglio se fosse stato ascoltato in comune.
Un’altra lamentela, non da poco, mi è stata fatta sulla non erogazione della corrente elettrica da parte del comune, quando altre volte fu possibile accedervi utilizzando il servizio pagando il consumo dell’elettricità. Cattiva esperienza quindi per queste signore.
Buona esperienza invece quella della Onlus IN. LI. che con soddisfazione raccoglie i frutti di questa giornata. Secondo la signora Monia di Grazia, l’affluenza scarseggia anche per le condizioni del tempo, ma la gente che si avvicina al suo banco è decisa e sa cosa vuole. È certa che l’affluenza aumenterà.
Alcune bancarelle.
Le bancarelle, “negozi ambulanti”, torneranno per la Resurrezione di Gesù, speriamo che sia giornata anche per far risorgere l’economia degli avventori in questa città e che facciano più acquisti.
In fin dei conti i mercatini sono sempre stati un’attrazione per la città, pur se negli anni passati dovettero lottare con la cerchia di alcuni commerciati che credevano che questi portassero via loro la clientela. (Aggiornato alle ore 19:03 è stata tolta un’informazione errata).
Speriamo che sarà una buona Pasqua per tutti.