Tutti sappiamo che molte malattie infettive hanno una loro stagionalità, ma non tutte raggiungono il proprio acme in Inverno. Ad esempio L’influenza è una malattia invernale, il morbillo primaverile, La malattia di Lyme è autunnale e le salmonellosi e le tossinfezioni in generale avvengono più facilmente d’estate. Tuttavia le infezioni bronco polmonari in generale tendono a diminuire con la stagione calda. Perché? Probabilmente per vari motivi. Uno di questi motivi me lo spiegava il professor Massimiliano Aloisi
Chi era Aloisi?
Scienziato italiano di punta nelle discipline biomediche, fu un autentico caposcuola e molti dei suoi allievi sono stati e sono attualmente alla direzione di cattedre in prestigiose università italiane e straniere. Antifascista, nel 1946 fu uno dei grandi accusatori nel processo contro Nicola Pende, che aveva preteso di fornire un supporto scientifico alle leggi razziali fasciste del 1938.Di cultura marxista, si dimise dal Partito Comunista Italiano nel 1956 in segno di protesta per i fatti di Ungheria, come da lui stesso dichiarato in un articolo apparso sul numero 42 della rivista Belfagor (1987).
Aloisi fu mio professore di Patologia Generale quarant’anni fa Quando frequentavo la facoltà di Medicina all’università di Padova. Secondo lui, l’epitelio che ricopre i bronchi e la trachea è un epitelio cigliato (dotato cioè di ciglia) il movimento di queste ciglia si oppone al passaggio di qualsiasi corpuscolo o microorganismo. Ebbene il movimento di queste ciglia è più rapido e più efficace con le temperature alte e più lento col freddo. Durante le lunghe ore di sedute davanti alla televisione non ho mai sentito nessun esperto accennare a quest’aspetto della nostra fisiologia, eppure anche molti anni fa, il professor Aloisi lo spiegava ai suoi studenti. Aloisi non era di certo un impreparato, e, in ogni caso, è comunque una buona ipotesi.
