Mosca sta intensificando gli sforzi per reprimere il dissenso. Dopo aver condannato Aleksej Navalny, ucciso Yevgeny Prigozhin e fatto arrestare Igor Girkin, la Russia ha ora definito il premio Nobel Dmitry Muratov un “agente straniero”.
La Russia definisce Dmitry Muratov un “agente straniero”
La Russia del presidente Putin è sempre più repressiva. Nel giro di poche settimane Putin ha fatto condannare a quasi 20 anni di carcere l’oppositore Aleksej Navalny, dato ordine di uccidere il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, fatto arrestare Igor Girkin e per ultimo dato il via alla persecuzione del premio Nobel Dmitry Muratov. La Russia ha infatti aggiunto il rispettato giornalista e co-destinatario del Premio Nobel Muratov alla sua lista di agenti stranieri, un’etichetta che le autorità usano comunemente per soffocare i critici. Il ministero della Giustizia russo ha affermato che Muratov “ha utilizzato piattaforme straniere per diffondere opinioni volte a formare un atteggiamento negativo nei confronti della politica estera e interna della Federazione Russa”. Il ministero ha anche accusato Muratov di creare e distribuire contenuti di altri agenti stranieri.
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