I disturbi sessuali possono essere trattati con la sessoanalisi, che è un approccio terapeutico ideato dal professor Claude Crépault, sempre più attento, già dagli anni Settanta, ai contenuti dell’immaginario erotico e all’inconscio sia nella nascita che nel perdurare dei disturbi sessuali. Attraverso la sessoanalisi, il paziente riesce a superare ansie e disturbi specifici, sia con l’utilizzo dell’immaginario che della realtà.
Il trattamento sessoanalitico
Disturbi sessuali, come trattarli? Con la terapia sessoanalitica. Infatti, essa ha come obiettivo l’eliminazione del disturbo sessuale. I disturbi non si limitano ai disordini della sessualità o alle disfunzioni sessuali e parafilie. Ovvero, non si riferiscono esclusivamente a quei disturbi del desiderio, o che riguardano l’immaginario erotico, l’eccitazione, l’orgasmo e disturbi coitali. Come pure, non si limitano ai comportamenti sessuali atipici. Andiamo ad approfondire, in tal senso.
Obiettivi
Si parla di favorire un maggior benessere sessuale. Quindi, il trattamento sessoanalitico tende al raggiungimento di una più completa maturità sessuale. Tale maturità sessuale comprende, tra i vari fattori, la capacità di cambiamento e i limiti della personalità del paziente. Chiaramente, bisogna fissare obiettivi realistici.
Quando intraprendere il trattamento sessoanalitico?
Il trattamento sessoanalitico è indicato quando sono in atto determinate situazioni. Deve essere presente un disordine sessuale che deriva da una perturbazione del processo di individuazione sessuale o da un conflitto sessuale severo. Dunque, per fare una diagnosi, bisogna comprendere la natura del disordine sessuale. Il paziente deve essere capace di introspezione rispetto ai comportamenti sessuali. Chi è lontano dal proprio mondo interno, non è pronto per iniziare un percorso di sessoanalisi. Importante nel trattamento sessoanalitico è l’elaborazione fantasmatica. Come pure il contenuto onirico sessuale. Così è consigliata a chi ha una vita immaginaria ricca e a chi ha la capacità di mentalizzare i propri affetti e rappresentarli sotto forma di fantasmi.
Così, l’assenza di fantasmi non facilita il lavoro sull’immaginario. Ma può essere addirittura dannoso. Ciò perché si rischia di confondere il reale con l’irreale.
La possibilità di guarigione è più favorevole quando, fin dall’inizio, c’è la motivazione della persona al cambiamento. Così durante il trattamento, si può stabilire anche una buona alleanza terapeuta/paziente.
Terapia del trattamento
I colloqui sono individuali. Sono della durata di cinquanta minuti, una o due volte alla settimana. Attraverso il colloquio individuale, si può entrare facilmente nella dinamica erotica del paziente, al suo mondo fantasmatico e all’inconscio sessuale. Nelle fasi più critiche, o quando vi è un forte stato d’ansia, le sedute possono passare anche due volte a settimana. La sessoanalisi è una terapia a medio termine. Allora, il numero delle sedute può variare da venticinque a un centinaio. Ciò è determinato dalla natura del disordine sessuale e dalle resistenze del paziente.
Il terapeuta
Il terapeuta ha il ruolo di creare uno spazio di fiducia per poter accedere all’intimità affettiva e sessuale della persona che si trova davanti. Egli è di supporto alla persona che deve affrontare il suo viaggio interiore, facendo luce tra le sue tenebre. Favorisce la libera associazione, concentrando l’attenzione al disordine sessuale. E riposiziona la storia che gli viene raccontata nel contesto della problematica sessuale. Dunque, non farà interpretazioni, bensì suggerisce delle ipotesi, suscita domande e non è rigido. Utilizza un linguaggio semplice, pur metaforico, che è importante con i pazienti che dimostrano maggiore difficoltà a manifestare i propri affetti e ciò che provano.
Il motivo del consulto
Quando il paziente si reca dal sessoanalista, gli verrà chiesto il motivo del consulto. Quindi, di fronte al terapeuta, farà riferimento al problema sessuale, o a ciò che riuscirà a raccontare. Il terapeuta rivolgerà una serie di domande sugli svantaggi e vantaggi del disordine sessuale. Questa modalità permette al paziente di riflettere con le sue funzioni interiori. Inoltre, parlando dei vantaggi potrà andare ad agire, durante la terapia, su un’educazione sessuale e correttiva. Un altro aspetto importante da valutare è la comprensione del rapporto con l’altro sesso. Come pure un bilancio della propria vita sessuale. Quest’ultimo si va a fare diviso per età, cioè infanzia, preadolescenza, adolescenza e inizio dell’età adulta. Il terapeuta pone domande precise anche sulle abitudini sessuali, per poi passare a quelle sui sogni sessuali. Fino ad arrivare ad indagare l’immaginario erotico. La sesso analisi conferisce un posto essenziale ai suoi contenuti. Sia per la valutazione sia per la cura del disturbo, che passa attraverso la valutazione dei fantasmi sessuali.
Le tappe del trattamento dei disturbi sessuali
Il trattamento sesso analitico può essere suddiviso in tre fasi:
- chiarificazione, che comprende cinque/dieci sedute e vuole esplorare la storia sessuale del paziente. Così si va a raccogliere l’anamnesi sia dello sviluppo della sessualità, ma anche delle relazioni amorose e di come il paziente considera l’altro sesso. Naturalmente riferendosi ai fantasmi e alla realtà per fare luce sui significati dei contenuti fantasmatici, permettendo l’instaurarsi di una buona alleanza;
- analisi del significato del disordine sessuale ed esperienza correttiva sull’immaginario e reale sono due fasi del trattamento effettuate contemporaneamente. Si basano sui disordini sessuali presenti. Il paziente riflette sulle origini del suo disordine prendendo coscienza e facendo un’analisi delle ansie latenti al disordine sessuale. Una volta uscite fuori, devono essere riposizionate nella storia del paziente per conoscerne le origini. Così, si vanno a scoprire i percorsi fantastici per cui si analizzano le resistenze man mano che si presentano. Il terapeuta diventa più attivo che nella prima fase. Può prescrivere esercizi sesso corporei, a condizione che siano inseriti in un contesto sesso analitico.
Conclusioni
Il trattamento sesso analitico valuta la natura e la severità del disordine sessuale, l’attitudine all’introspezione, la capacità fantasmatica, la forza dell’Io e la motivazione al cambiamento.
È necessario comprenderne il significato, all’interno delle sue funzioni adattive e difensive. Bisogna comprendere qual è l’equilibrio che regge immaginario e realtà ed interrogarsi sullo sviluppo psicosessuale. Ci si deve riferire alla maturità sessuale per comprendere che la sessualità può essere problematica quando si comporta come se fosse una forma di dipendenza. Cioè che la persona che ricorre alla sessualità principalmente vuole soddisfare bisogni psicoaffettivi.
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