Oggi, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, terrà un discorso al Parlamento italiano. Tuttavia, come sempre in Italia scoppiano le polemiche. Diversi parlamentari hanno infatti annunciato che non saranno presenti. Secondo loro, è sbagliato non ascoltare anche la controparte russa.
Chi diserterà il discorso di Zelensky al Parlamento?
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che parlerà al Parlamento italiano. Alle 11 il presidente Zelensky si rivolgerà ai deputati e ai senatori riuniti a Montecitorio. Tuttavia, alcuni parlamentari hanno annunciato che non saranno presenti all’incontro. In particolare non parteciperanno alcuni deputati di Lega e M5S e i componenti di Alternativa. Dovrebbero essere assenti il senatore della Lega Simone Pillon, la senatrice del gruppo Misto Bianca Laura Granato, la deputata di Forza Italia Veronica Giannone e la deputata M5S Enrica Segneri. Nel M5S non ci saranno la deputata Enrica Segneri, Davide Serritella e Vincenzo Presutto. Anche il leader di ItalExit Gianluigi Paragone ha annunciato che non sarà presente alla videoconferenza con il presidente ucraino. Per questi parlamentari, “sarebbe stato doveroso ascoltare anche la voce della controparte russa”.
“Si tratta soltanto di un’operazione di marketing che non servirà a far cessare le ostilità e non avrà alcuna utilità per la parte offesa. Essere solidali nei confronti dell’Ucraina non significa dover assecondare una propaganda mirata ad alzare il tiro su richieste incessanti di interventi bellici come la no fly zone o l’invio di truppe che comporterebbero per l’Italia e l’Europa l’ingresso ufficiale in un conflitto mondiale”, hanno affermato i parlamentari di Alternativa.
Anche il senatore Emanuele Dessì del Partito Comunista ha annunciato che diserterà il collegamento. Dessì ha affermato, durante un’intervista a La Repubblica, che “la sua solidarietà va al popolo ucraino, non ai suoi governanti”. Ha poi detto che “Zelesnky deve smettere di chiedere aiuti militari perché ormai l’invasione c’è stata”. E di Putin ha detto: “Se fossi stato al posto di Putin avrei adottato le stesse sanzioni assunte dall’Occidente nei suoi confronti: avrei decuplicato il prezzo del gas”.
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