venerdì, Aprile 18, 2025

Disabilità e discriminazioni: per le donne è più doloroso

Disabilità e discriminazioni? Un connubio che le donne, ahimè conoscono bene! Le lotte che le donne hanno dovuto fare nel tempo diventano più ardue quando sono affette da disabilità, perché la discriminazione è sempre dietro l’angolo. In special modo quando la disabilità delle donne viene rifiutata dalla società che vuole tutto perfetto, bello e superconfezionato bene. Questi sono i casi in cui l’essere umano perde l’occasione per dimostrare la sua umanità. Ci sono donne che lottano ogni giorno contro il dolore e contro barriere strutturali e mentali per poter avere uno spazio in questo mondo.

Disabilità e discriminazioni? un solo termine: Multidiscriminazione

La multidiscriminazione è un parossismo in materia di disabilità e discriminazione. Con questo termine s’intende che avviene una discriminazione multipla rispetto alla condizione di una persona. Nel caso in oggetto le donne vengono penalizzate in molti settori della vita per il sesso, la razza, la malattia, la religione, la condizione fisica, l’orientamento sessuale. Quando più di uno di questi fattori colpisce una persona, quello che ne segue è difficile da sopportare. Ma le donne trovano sempre la forza per emergere ed aiutano e supportano altre meno fortunate.

Disabilità e superamento delle barriere

Un’inchiesta del Corriere della Sera mette in evidenza storie di donne con disabilità che con enormi sacrifici, hanno detto no alle discriminazioni. Come spiega al Corriere Silvia Cutrera, coordinatrice nonché vicepresidente della FISH Federazione Italiana Superamento Handicap. “La multidiscriminazione colpisce più le donne che gli uomini disabili. La condizione di svantaggio e subordinazione fa aumentare il rischio di subire violenza, specialmente all’interno di contesti domestici, familiari o di cura”.

Disabilità e discriminazioni: donne vittime dell’ignoranza

Sopprusi e violenze fisiche e sessuali sono purtroppo conseguenze terribili che colpiscono la disabilità delle donne sia in famiglia che in istituti, specie quando la disabilità è mentale. Purtroppo però non ci sono dati certi, perché il fenomeno non è stato indagato in modo sufficiente. Le denunce fatte dalle vittime spesso cadono nel dimenticatoio. Come spiega sempre al Corriere della Sera l’avvocato Laura Abet che si occupa della tutela legale di LEDHA Lega per i Diritti delle persone con disabilità “Spesso queste donne subiscono violenze sessuali, oltre che domestiche e costrette all’emarginazione e in molti casi forzatamente sottoposte all’aborto o ad altre forme di controllo della fertilità”.

Donne forti ma disabili, cio che conta è essere umani

Fortunatamente non è sempre così, famiglie amorevoli si prendono cura dei loro figli o parenti che sono affetti da varie disabilità. Le donne che hanno delle disabilità solo fisiche si sono sapute imporre, almeno una parte di loro, e sono da esempio. Molti casi di donne a cui i medici avevano escluso la possibilità di diventare madri oggi riescono a gestire seppur su una carrozzina la loro vita familiare. Altre con enormi sforzi si sono laureate.

Disabilità e sessualità

Ma il punto focale per tutte queste donne che già combattono con la loro condizione è che non vengono considerate nella loro completa veste femminile, ma viste come esseri asessuati, mentre invece la disabilità fisica non è un limite alla sessualità. Le donne con un handicap devono riappropriarsi di quello che è loro di diritto: la femminilità che hanno nonostante la loro condizione. Il pregiudizio e la discriminazione è in chi lo vede non in chi lo subisce. L’umanità deve ancora imparare che dalla diversità può apprendere la ricchezza dell’amore in molte e disparate situazioni.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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