Didattica alla finlandese: la buona scuola. Differenze con il sistema italiano. Il sistema scolastico finlandese è considerato il miglior sistema di scolarizzazione esistente. Chiaramente, arrivare a questo merito significa aver lavorato in termini di visioni e obiettivi, per poterlo realizzare. E’ completamente differente dal sistema italiano, che necessita di migliorie a più livelli.
Il sistema scolastico in Finlandia
Didattica alla finlandese: la buona scuola. Differenze con il sistema italiano. Il sistema scolastico finlandese è considerato il miglior sistema di scolarizzazione esistente. Chiaramente, arrivare a questo merito significa aver lavorato in termini di visioni e obiettivi, per poterlo realizzare. E’ completamente differente dal sistema italiano, che necessita di migliorie a più livelli.
Dati OCSE
La Finlandia attua il migliore sistema di scolarizzazione. Lo afferma l’OCSE. E’ l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, attraverso il rapporto PISA. Esso è il Program for International Students Assessment. Valuta i sistemi scolastici dei vari Paesi, con periodicità triennale, per accertare le competenze dei quindicenni scolarizzati.
Secondo il programma PISA gli studenti finlandesi sono ai primi posti per quanto riguarda la lettura, la matematica e le scienze.
Nel sistema finlandese, la scuola dell’obbligo inizia a sette anni e gli alunni hanno i migliori insegnanti. Ciò proprio perché c’è la consapevolezza che a quell’età hanno uno sviluppo molto rapido delle abilità fisiche, sociali e mentali. Essi passano con gli alunni tutta la giornata. Non è prevista la bocciatura, ma un voto a fine anno. Altresì, non prevedono interrogazioni alla lavagna e non vengono valutati solo per i compiti.
Nel tempo il Paese, da rurale che era, ha puntato sull’innovazione tecnologica e informatica. Quindi, tutti studiano utilizzando i tablet. Inoltre, le famiglie sono coinvolte in maniera attiva perché messe in condizione di lavorare e seguire l’istruzione dei figli. I bambini si recano a scuola da soli, in bicicletta o a piedi. Così si rendono più responsabili, come pure più liberi di ragionare. Viene loro insegnato e trasmesso da subito il rispetto per la natura e per l’ambiente circostante. Pongono attenzione allo studente nel suo aspetto totalitario, facendo attenzione al benessere.
Espoo: la ‘scuola del futuro’ nella didattica alla finlandese
Ad esempio, esiste una nuova scuola ad Espoo, di dieci anni, definita ‘scuola del futuro’. Essa è a pochissimi chilometri da Helsinki. Viene riconosciuta l’importanza della presenza della luce naturale, con la motivazione che migliora l’umore.
Ciò permette di comprendere l’importanza che si riserva agli studenti che vengono abilitati a scoprire i loro punti di forza e alla scoperta di se stessi. La finalità è formare cittadini attivi e responsabili.
Questa scuola vanta al suo interno anche un centro giovanile oltre alla biblioteca. Come pure insegnanti preparatissimi, psicologi ed esperti in pedagogia.
Vengono istituiti dei fondi municipali per gli istituti scolastici perché si considera ciò come un investimento sul futuro del Paese.
Questo è un sistema costruito negli anni, puntando alla base solida, cioè l’istruzione. Si investe su insegnanti preparati. Essi vengono rispettati per il ruolo che svolgono. E l’attenzione è centrata sullo studente, che riceve un’istruzione secondo programmi in base alle esigenze. Infatti, la Finlandia considera l’educazione come il collante della società. E’ un sistema democratico, per cui a tutti viene data un’opportunità.
Il Ministero effettua studi rispetto ai bisogni del Paese. In seguito, programma piani formativi specifici, quindi programmi di studio. Essi sono direzionati alla professionalità del futuro del quale il Paese ha bisogno.
Si investe sugli alunni e sulla scuola. Dunque, esiste la mentalità di considerare la scuola come macchina del futuro.
Punti di forza della didattica finlandese
I punti di forza della didattica finlandese sono:
- gli studenti lavorano in gruppo, stimolandosi a vicenda
- sviluppo del pensiero critico
- cura di sé
- dare valore e rispettare alla natura e all’ambiente
- svolgere lezioni all’aperto
- pause dalla lezione, molto ravvicinate tra loro
- dare attenzione all’esperienza pratica
- offerta formativa totale. Infatti nelle scuole ci sono anche palestre e corsi per svariate attività.
Progetti vari, come il corso di cinese dalla prima elementare e le lezioni di inglese. Ancora, orto didattico; letture in biblioteca; competenze digitali. Ed anche classi di yoga e mindfulness.
Elementi fondamentali sono l’inclusività e l’autonomia.
Un caso di ‘fuga’ dal sistema scolastico italiano
Non c’è da stupirsi se una famiglia di finlandesi con quattro figli se n’è scappata dall’Italia e, nello specifico, dalla scuola italiana. Attraverso una lettera, la madre ha reso noto di lasciare l’Italia a causa del sistema scolastico da lei definito ‘povero’. Hanno lasciato Siracusa, dove si erano trasferiti per la bellezza del luogo, del clima e per la cultura. Dopo due mesi, sono andati via lamentando, tra l’altro, come sia possibile far restare seduti gli alunni in classe per tante ore.
Il sistema scolastico in Italia
La situazione del sistema italiano a scuola ha all’attivo continue riforme. Dunque, molti cambiamenti. Ma soprattutto, per l’OCSE, l’Italia è al penultimo posto della classifica dei trentadue paesi esaminati.
Il sistema educativo di istruzione e di formazione italiano è organizzato in base ai principi della sussidiarietà e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. La sussidiarietà si basa sull’idea che la persona è pienamente responsabile del proprio sviluppo e della propria promozione, nel pieno rispetto di autonomia e liberà.
Le istituzioni scolastiche statali hanno autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo.
Caratteristiche del sistema scolastico italiano ed effetti sull’istruzione
I principali problemi della scuola italiana sono certamente i programmi di studio obsoleti e troppo teorici. Come pure dotazioni tecnologiche inadeguate, scarsa motivazione dei docenti. E ancora, edilizia scolastica e classi sovraffollate.
La scuola italiana risulta la più stressante al mondo. Gli alunni sono nervosi quando sono impegnati nello studio. Probabilmente, ciò può essere motivato dalle cinquanta ore a settimana di frequenza. Le conseguenze sono disagio psicologico e dispersione scolastica.
https://www.periodicodaily.com/la-dispersione-scolastica/
Questa situazione porta alla consapevolezza che è necessario attuare una completa revisione di strumenti, metodi e contenuti.
Come effetti sull’istruzione, l’alunno può sentirsi demotivato davanti a percorsi che non sono al passo con i tempi. Dunque, può esserci poco impegno e gratificazione.
Il sistema scolastico italiano, così, non appare aperto e inclusivo. Mentre deve puntare a crescere persone consapevoli e capaci.
Come si potrebbe riformare la scuola italiana?
Applicare il sistema scolastico finlandese non è proponibile per una serie di ragioni che vanno dal numero di abitanti ad altri fattori socio-economici.
Ma si può prendere spunto da esso, ad esempio si potrebbero abolire i voti in virtù di una modalità di valutazione differente. Così come si deve revisionare e ristrutturare la didattica. Perché in effetti le lacune sono tante.
Alcune differenze tra il sistema scolastico finlandese e quello italiano
Certamente quello finlandese è un sistema avanzato, tecnologico e moderno. La centralità è posta alla crescita dell’allievo che scopre e realizza se stessi ai fini dell’istruzione e professionali.
Il sistema scolastico italiano nel tempo, appunto, ha subito varie modificazioni. Ma mai di assetto generale, piuttosto solo in alcuni specifici. Dunque, ci si ritrova con strutture fatiscenti contro le nuove (anche dopo dieci anni di attività, come nel caso della scuola ad Espoo) della Finlandia. Come pure, l’aspetto della retribuzione dei docenti e la loro stessa formazione è differente.
Conclusione
Il sistema scolastico finlandese prevede e attua la cura dell’alunno al centro dell’impianto formativo.
Indubbiamente la didattica alla finlandese rappresenta la buona scuola. E ci sono molte differenze con il sistema italiano.
L’attenzione è posta al rapporto tra cura, educazione e insegnamento. L’obiettivo è promuovere la crescita basata sulla collaborazione attiva tra alunni e docenti. Questo è considerato come l’unico modo per raggiungere il benessere e l’apprendimento di abilità.
Il sistema scolastico italiano, invece, deve modernizzarsi, spogliarsi di modelli ormai non più validi ai fini dell’educazione e dell’istruzione.
A tal fine, dal sistema scolastico finlandese si possono acquisire la progettualità e l’attenzione alla ricerca pedagogica. Come pure l’attenzione al singolo individuo e al rapporto tra scuola e società.