Più di 140 palestinesi feriti in scontri con le truppe israeliane nel villaggio di Beita, nella Cisgiordania occupata. Questo il bilancio, secondo i medici, dellee proteste contro un avamposto di insediamento israeliano illegale. L’esercito israeliano ha detto che anche due soldati sono stati “leggermente feriti” nelle violenze di venerdì.
Perchè decine di palestinesi feriti?
Centinaia di palestinesi si sono radunati a Beita, nel nord della Cisgiordania occupata da Israele, per protestare contro il vicino avamposto illegale di Eviatar. L’area ha visto regolari manifestazioni contro l’espansione illegale degli insediamenti in terra palestinese. L’esercito israeliano ha affermato che “nelle ultime ore è stata istigata una rivolta nell’area dell’avamposto di Givat Eviatar, a sud di Nablus”. “Centinaia di palestinesi hanno lanciato pietre contro le truppe dell’IDF (esercito), che hanno risposto con mezzi di dispersione antisommossa“, si legge in una nota.
Il bilancio
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha detto che 146 palestinesi sono stati feriti durante gli scontri. Di questi nove da proiettili veri, 34 da proiettili ricoperti di gomma e 87 da gas lacrimogeni.
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La costruzione dell’avamposto
La costruzione è avvenuta in violazione del diritto internazionale e israeliano. Ha suscitato feroci proteste da parte dei palestinesi che hanno insistito sul fatto che fosse costruita sulla loro terra. A seguito di un accordo raggiunto con il nuovo governo del primo ministro nazionalista Naftali Bennett, i coloni hanno lasciato l’avamposto il 2 luglio. Le strutture che avevano costruito sarebbero rimaste sotto la sorveglianza dell’esercito. Il ministero della Difesa israeliano ha detto che studierà l’area per valutare se, secondo la legge israeliana, possa essere dichiarata terra demaniale. In tal caso, Israele potrebbe autorizzare la costruzione di una scuola religiosa a Eviatar, con residenze per il personale e gli studenti. Circa 475.000 coloni ebrei ora vivono nella Cisgiordania occupata, che Israele ha occupato dal 1967.